ANSA/PAOLA MENTUCCIA

Delrio dice che non ha ceduto alla piazza, nella trattativa coi tassisti

E che l'accordo raggiunto martedì sugli NCC è stato fatto nell'interesse di tutti

Il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, ha detto in un’intervista al Corriere della Sera che il governo non ha «ceduto alla piazza» durante la trattativa con i sindacati dei tassisti, conclusa con un accordo martedì 21 febbraio dopo una settimana di scioperi e manifestazioni anche violente per chiedere l’introduzione di un regolamento per i cosiddetti NCC, i servizi di noleggio auto con conducente. Della questione si è molto parlato negli ultimi giorni, soprattutto per la grande partecipazione alle manifestazioni in tutta Italia e gli episodi di violenza e intimidazione nei confronti di altri tassisti o autisti di NCC. Delrio ha detto che alle trattative non hanno partecipato sindacati che si riconoscevano nelle manifestazioni più violente e che l’accordo – che sostanzialmente esaudisce tutte le richieste dei tassisti – è stato trovato per il bene dell’Italia.

(Leggi anche: Come funzionano i taxi in Italia, spiegato)

Ministro Graziano Delrio, lei dice che il governo non ha ceduto alla piazza. Ma è proprio così? L’accordo con i tassisti è arrivato alla fine di una giornata di scontri, bombe carta e tirapugni.
«Non abbiamo ceduto alla piazza. Le sigle che abbiamo convocato non erano in piazza e hanno preso le distanze da quello che è successo. Ci confrontiamo con chi vuole trovare una soluzione non con chi vuole incendiare il Paese».

Resta il fatto che i tassisti hanno ottenuto quello che volevano, non crede?
«Abbiamo lavorato a un obiettivo che serve al Paese. Una regolamentazione del settore ci vuole, a prescindere dalle proteste. Non possiamo andare avanti di proroga in proroga, di emendamento in emendamento. Noi aspettavamo la legge sulla concorrenza che delega il ministero a mettere ordine nel settore».

Ma è ferma da due anni.
«Appunto, abbiamo deciso di procedere lo stesso con un decreto che discuteremo con i sindacati dei tassisti, ma anche con sindaci e Regioni».

Aprirete a UberPop, l’app per gli autisti senza licenza?
«Mi sembra molto difficile. Ma non è questo il problema: già adesso non è ammesso».

Gli Ncc, le auto nere. Dovranno tornare al garage di provenienza dopo aver lasciato il cliente o potranno caricarne altri sul posto?
«Una differenza con i taxi deve rimanere. Gli Ncc potrebbero dover rientrare non nel garage di provenienza, ma nell’ambito territoriale ottimale».

(Continua a leggere sul sito del Corriere della Sera)

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