Ora Khamenei si è messo a twittare contro Trump

«Noi apprezziamo Trump! Perché ha fatto il lavoro per noi, rivelando la vera faccia dell’America», ha scritto sottolineando il peggioramento dei rapporti con gli Stati Uniti

Ali Khamenei (Ufficio della Guida Suprema dell'Iran)
Ali Khamenei (Ufficio della Guida Suprema dell'Iran)

Oggi Ali Khamenei, la Guida suprema iraniana (la principale carica politica e religiosa in Iran), si è espresso sul nuovo presidente statunitense Donald Trump, dopo giorni di tensioni tra i due paesi. Khamenei ha pubblicato diversi tweet dal suo account in lingua inglese riferendosi alle nuove politiche di Trump nei confronti dell’Iran. Per esempio ha scritto: «Noi apprezziamo Trump! Perché ha fatto il lavoro per noi, rivelando la vera faccia dell’America». Qualche ora prima Khamenei aveva partecipato a un ritrovo dei comandanti dell’aviazione iraniana a Teheran e secondo l’agenzia di news MEHR aveva sostenuto che Trump fosse riuscito a mostrare nel giro di pochi giorni la vera faccia dell’America, cioè la corruzione dilagante nel suo governo.

Per mostrare “la vera faccia” degli Stati Uniti, Khamenei ha fatto anche riferimento alla storia di un bambino di 5 anni di origini iraniane detenuto per alcune ore al Dulles International Airport di Washington la settimana scorsa a causa del divieto sull’immigrazione deciso dall’amministrazione Trump. La storia è vera, ma sembra che sia falso che il bambino in questione, un cittadino statunitense figlio di una donna iraniana, fosse stato ammanettato.

Nelle prime due settimane di presidenza, Trump ha mostrato l’intenzione di cambiare la politica degli Stati Uniti adottata dall’amministrazione precedente. Obama aveva investito molti dei suoi sforzi in politica estera in una progressiva stabilizzazione dei rapporti con l’Iran: aveva promosso lo storico accordo sul nucleare iraniano, firmato lo scorso anno insieme a diversi paesi europei, e aveva rimosso alcune delle sanzioni che erano state imposte all’Iran anni prima. Secondo alcuni analisti, la nuova aggressività di Trump potrebbe favorire i politici iraniani più conservatori e intransigenti, come Khamenei, che hanno fatto della propaganda contro gli Stati Uniti uno dei temi politici più importanti e identificativi del loro schieramento; mentre potrebbe indebolire il fronte dei moderati, quello guidato dal presidente Hassan Rouhani e che ha spinto di più per concludere l’accordo sul nucleare con l’Occidente.