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  • Sabato 31 dicembre 2016

Un anno alla Casa Bianca

Il tradizionale raccoltone fotografico selezionato dal fotografo ufficiale Pete Souza: godetevelo, anche lui se ne andrà assieme a Obama

(Official White House Photo by Pete Souza)
(Official White House Photo by Pete Souza)

Come ogni anno – e per l’ultima volta – il fotografo ufficiale della Casa Bianca Pete Souza ha raccolto le foto più belle scattate negli ultimi dodici mesi da lui e altri fotografi del suo staff al presidente degli Stati Uniti Barack Obama, al vicepresidente Joe Biden e alle loro famiglie. Souza ha accompagnato ogni immagine con un commento, una riflessione o un aneddoto legato alla foto, che spiega perché è stata inserita nella raccolta (che forse sarà anche l’ultima: è tradizione che ogni presidente assuma un nuovo fotografo, e chissà cosa deciderà di fare quello assunto da Donald Trump).

Quest’anno la rassegna è più personale del solito, con molti dietro le quinte e momenti di intimità, di gioco con i figli del personale della Casa Bianca e di complicità con loro: c’è la preparazione del discorso sullo stato dell’Unione ma anche Obama che balla nell’Ufficio Ovale con un’assistente; il momento in cui viene accolto dalla regina Elisabetta al castello di Windsor e quello in cui cerca di scherzare con il principe George in accappatoio; molte eleganti cene di stato, incontri composti con i capi di governo internazionali e sguardi gelidi con il presidente russo Vladimir Putin.

E poi ci sono «semplicemente belle foto», dice Souza, che con Obama e la sua famiglia – fotogenica e ormai iconografica – non mancano mai: Obama seduto su una panchina che finge di chiacchierare con un omino di Lego o mentre scherza con un bambino vestito da Superman; sua moglie Michelle che fa la spesa spingendo un carrello con dentro la comica Ellen DeGeneres; e il vicepresidente Joe Biden che gioca con un gruppo di bambini armati di pistole ad acqua. Tutte cose che ci mancheranno un sacco: «Spero che vi piaccia quest’ultimo anno in fotografie dell’amministrazione Obama – conclude Souza  – è stato un onore testimoniare la storia in questi ultimi otto anni».