La generosità segreta di George Michael

Nella sua vita ha fatto molta beneficenza e ha donato soldi a sconosciuti in difficoltà, spesso chiedendo di non dirlo a nessuno

George Michael e Paul McCartney al concerto Live 8 per l'Africa a Londra, il 2 luglio 2005 (JOHN D MCHUGH/AFP/Getty Images)
George Michael e Paul McCartney al concerto Live 8 per l'Africa a Londra, il 2 luglio 2005 (JOHN D MCHUGH/AFP/Getty Images)

Dopo la notizia della morte del cantante George Michael avvenuta il 25 dicembre, molte persone hanno cominciato a ricordare la sua generosità, raccontando delle molte organizzazioni di beneficenza che aveva sostenuto e delle singole persone che aveva cercato di aiutare nel corso della sua vita. Spesso senza pubblicizzarlo, nel corso della sua carriera Michael ha fatto molte donazioni, ha finanziato iniziative benefiche di vario genere e ha sostenuto cause e persone a cui si era avvicinato per qualche caso della vita. Ad esempio, ha più volte tenuto da parte biglietti dei suoi concerti per il personale del Servizio sanitario nazionale (NHS) del Regno Unito, come forma di ringraziamento per le cure ricevute da sua madre, malata di tumore e morta nel 1997, mentre in più di un’occasione – spesso chiedendo che non venisse detto a nessuno – ha donato soldi a sconosciuti in difficoltà che aveva incontrato per caso.

Tra le organizzazioni a cui Michael ha fatto beneficenza c’è ad esempio Childline, una sorta di Telefono Azzurro britannico, a cui il cantante donò le royalties del suo singolo del 1996 “Jesus to a Child”. Fece una grossa donazione anche al Platinum Trust, un’organizzazione che aiuta le persone con disabilità e i loro famigliari.

Per anni poi Michael finanziò il Terrence Higgins Trust, un’organizzazione che lavora per la prevenzione della diffusione dell’HIV e il sostegno delle persone malate di AIDS; nel 1993, per una complicazione dovuta all’AIDS, morì il compagno di Michael, Anselmo Feleppa. Parte delle royalties di “Don’t Let the Sun Go Down on Me”, il duetto che Michael fece con Elton John nel 1991, furono donate proprio al Terrence Higgins Trust. Altri proventi del singolo – che ebbe gran successo in tutto il mondo – andarono a una casa di cura per malati di AIDS e al Rainbow Trust, un’organizzazione che aiuta le famiglie di bambini con malattie terminali. Michael donò anche i guadagni del singolo degli Wham! “Last Christmas/Everything She Wants”, in questo caso per il soccorso delle persone colpite dalla carestia in Etiopia a cui andarono anche i soldi raccolti dalla vendita di “Do They Know It’s Christmas?”, realizzata dal gruppo benefico Band Aid (della cui formazione originale faceva parte anche Michael) nel 1984. Il singolo vendette più di due milioni di copie nel mondo, con un ricavo di più di 19 milioni di sterline.

Nel corso degli anni Michael ha anche donato del denaro a singole persone che ne avevano bisogno: questi atti di generosità finora ignoti sono quelli che hanno attirato di più l’attenzione delle persone in questi giorni. Il presentatore televisivo Richard Osman ha rivelato che nel 2008 Michael donò a una donna che aveva partecipato al programma a premi Deal or No Deal la somma che le serviva per un trattamento di fecondazione in vitro.

La giornalista e scrittrice Sali Hughes ha raccontato che George Michael diede 5.000 sterline di mancia a una cameriera perché aveva saputo che era una studentessa di infermieristica con un grosso debito. L’attrice Emilyne Mondo invece ha detto di aver fatto volontariato in un rifugio per senzatetto insieme a Michael, che le aveva chiesto di non parlarne in giro.

https://twitter.com/salihughes/status/813348024063852544

https://twitter.com/EmilyneMondo/status/813319244242817025

George Michael ha anche partecipato più volte a campagne di beneficenza organizzate da personaggi famosi britannici. Nel 2006 donò 50mila sterline (quasi 59mila euro) a Sport Relief, un evento biennale in cui persone famose del mondo dello sport e dello spettacolo mettono insieme dei fondi per aiutare persone a rischio povertà nel Regno Unito e nei paesi più poveri. Nel 2011 invece partecipò al telethon di Comic Relief, cantando insieme al comico James Corden quello che può essere considerato il primo Carpool Karaoke (una serie di sketch di Corden diventata poi molto popolare).