De Luca ha chiesto scusa a Rosy Bindi, più o meno

Aveva detto che la presidente della commissione antimafia aveva fatto «una cosa infame, da ucciderla»: De Luca ha scritto che erano parole «obiettivamente inaccettabili»

(Paola Visone/Pacific Press via ZUMA Wire)
(Paola Visone/Pacific Press via ZUMA Wire)

Il presidente della Campania Vincenzo De Luca ha scritto un post su Facebook per scusarsi di quello che aveva detto riguardo a Rosy Bindi, deputata del PD e presidente della commissione antimafia, che secondo lui aveva fatto «una cosa infame, da ucciderla» (il video dell’intervista è qui).

Parlando della «cosa da infame» De Luca – che fa parte come Bindi del Partito Democratico – si riferiva a quando nel maggio 2015, poche settimane prima delle elezioni regionali a cui De Luca era candidato, la commissione antimafia presieduta da Bindi pubblicò una lista di 16 candidati definiti “impresentabili” per i loro presunti legami con associazioni di tipo mafioso, chiedendo ai loro partiti di ritirare le loro candidature. L’elenco non aveva valore legale ed era stato stilato in base a un “codice etico” deciso dalla stessa commissione. De Luca, dopo molte discussioni interne al partito e una querela poi archiviata nei confronti di Bindi, rimase candidato e vinse poi le elezioni regionali.

L’impresentabilità di De Luca, secondo la commissione, derivava dal suo coinvolgimento nel processo per la vicenda del Sea Park, un parco marino che si sarebbe dovuto costruire a Salerno e che non fu mai realizzato, in cui De Luca era stato accusato di corruzione, truffa aggravata, truffa, falso, associazione a delinquere e concussione per dei fatti avvenuti circa 17 anni prima quando era sindaco di Salerno. Nel 2012 De Luca aveva rinunciato alla prescrizione dicendo di volersi far processare ed è stato assolto lo scorso settembre perché “il fatto non sussiste”.

Il 17 novembre, con un messaggio su Facebook, De Luca ha negato di aver detto queste frasi rispondendo a una domanda su Rosy Bindi, e ha spiegato che era stato registrato a sua insaputa al termine dell’intervista e mentre gli operatori avevano già iniziato a smontare il set. De Luca aveva scritto: «Non c’era e non c’è alcun problema con l’On. Bindi, nei cui confronti, al di là di ogni differenza politica, riconfermo il mio rispetto oltre ogni volgare strumentalizzazione». Il 18 novembre, parlando a una tv locale, De Luca aveva detto: «L’espressione ’va a morì ammazzato? Sono in compagnia di Alberto Sordi, Verdone e pure Claudio Baglioni che ci dedicò una canzone…».