Un terremoto di magnitudo 6.5 – il più forte in Italia negli ultimi 36 anni – ha interessato tutta l’Italia Centrale alle 7:40 di domenica mattina, ed è stato sentito anche in molte zone del Nord. Il terremoto ha avuto l’epicentro vicino a Norcia, in provincia di Perugia, a pochi chilometri da quello del terremoto che ha colpito la stessa zona mercoledì scorso. L’ipocentro del terremoto di questa mattina è stato registrato a una profondità di 10 chilometri. Ci sono stati crolli in diverse città – il più notevole è stato quello della Basilica di San Benedetto di Norcia –, ma non ci sono stati morti. Una ventina di persone sono rimaste ferite, ma nessuna è in pericolo di vita, come ha confermato il capo della protezione civile Fabrizio Curcio. I comuni più colpiti dal terremoto di domenica sono gli stessi che erano stati danneggiati da quello di mercoledì scorso, il 26 ottobre: Norcia, Castelluccio, Castelsantangelo sul Nera, Preci, Arquata del Tronto, Ussita, Visso, Amatrice e Tolentino. Non si sa con precisione il numero delle persone rimaste senza casa, molte delle quali hanno ricevuto la possibilità di passare la notte in località lungo la costa o vicino al Lago Trasimeno.
L’epicentro del terremoto del 26 ottobre era stato infatti a pochi chilometri da quello di oggi: allora la scossa più forte era stata però di magnitudo 5.9. C’erano stati molti crolli, qualche ferito lieve e migliaia di persone sfollate. Da allora molte persone dormono fuori dalle proprie case, in alcune città colpite più gravemente dai crolli: è soprattutto per questo che, secondo il bilancio attuale, il terremoto di questa mattina non ha provocato morti. Si è anche detto che grazie al passaggio dell’ora da legale a solare, avvenuto nella notte tra sabato e domenica, i vigili del fuoco non si trovavano all’interno degli edifici pericolanti quando è avvenuto il terremoto: era previsto che cominciassero a lavorare alle 8:00. Domani le scuole rimarranno chiuse in molte città dell’Italia centrale, Roma compresa.
Il Post ha seguito le notizie della giornata con un liveblog.
Il punto della situazione alle 18:
• Questa mattina alle 7:40 c’è stato un terremoto di magnitudo 6.5 nel Centro Italia, con epicentro a pochi chilometri da Norcia, in provincia di Perugia (Umbria), e ipocentro a 10 chilometri di profondità. Ha interessato la provincia di Macerata e Ascoli Piceno (Marche), quella di Perugia (Umbria) e quella di Rieti (Lazio);
• Non ci sono stati morti, ma circa venti persone sono rimaste ferite: nessuna è in pericolo di vita;
• Ci sono stati molti crolli, che hanno interessato in parte edifici già danneggiati nel terremoto di mercoledì scorso o in quello dello scorso agosto: tra le città più colpite, oltre a Norcia, ci sono Castelluccio, Castelsantangelo sul Nera, Preci, Arquata del Tronto, Ussita, Visso, Amatrice e Tolentino.
• A Norcia è crollata la Basilica di San Benedetto, mentre ad Amatrice è crollato il campanile della chiesa di Sant’Agostino;
• Non si sa ancora il numero degli sfollati;
• La scossa è stata sentita in tutto il Centro Italia, e anche in alcune zone del Nord Italia;
• È stata la più forte scossa di terremoto a interessare l’Italia dal 1980, quando ci fu il terremoto in Irpinia (di magnitudo 6.9);
• A Roma sono crollati anche alcuni pezzi dei cornicioni della Basilica di San Paolo fuori le Mura; dopo qualche ora però la chiesa è stata riaperta al pubblico;
• L’epicentro del terremoto di stamattina è a pochi chilometri da quello del terremoto di mercoledì scorso, che era stato di magnitudo 5.9: in questi giorni moltissime persone nella zona hanno dormito fuori dalle proprie case, cosa che ha contribuito a ridurre il numero dei morti;
• La strada Salaria è stata in parte danneggiata, ed è stata chiusa al chilometro 112 per chi proviene da Roma; nel corso della mattina sono state interrotte alcune linee ferroviarie e il servizio della metro di Roma è stato sospeso, ma ora tutti i servizi di trasporti sono stati riattivati;
• Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha annunciato che domani si riunirà il Consiglio dei ministri, che ascolterà i quattro presidenti delle regioni coinvolte (Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio), insieme al commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani e al capo della protezione civile Fabrizio Curcio.
L’INGV ha pubblicato un approfondimento sulla storia sismica della zona di Norcia. Non si sa molto di terremoti precedenti il Settecento, ma è probabile che ce ne siano stati anche prima: «La povertà delle conoscenze è tipica delle zone montane e poco abitate, cui la storiografia ufficiale dedica poca attenzione perché in genere più concentrata sugli avvenimenti riguardanti le città, quali centri del potere politico, culturale e economico».
Si sa di un terremoto risalente al dicembre 1328 di magnitudo 6.5 che ebbe effetti stimati al grado 9-10 della Scala Mercalli a Norcia e di 9 a Visso. Altri grossi terremoti ci furono il 14 gennaio 1703 (magnitudo 6.9) quando Norcia e Accumoli furono completamente distrutte, il 27 giugno 1719 (5.6), il 12 maggio 1730 (6.0) e il 22 agosto 1859. Il 19 settembre 1979 ci fu poi un terremoto di magnitudo 5.8 che a Norcia causò danni gravi (8 della Scala Mercalli).
Diego Pignatelli, presidente della Pro loco della frazione di Castelluccio di Norcia, ha detto: «Il 60 per cento dell’antico paese di Castelluccio di Norcia è crollato. La chiesa di Santa Maria dell’Assunta e la casa di fianco sono crollate. Danneggiato anche l’arco davanti alla Chiesa». È caduto anche il campanile che era stato imbrigliato dopo il terremoto del 24 agosto. Alcuni degli abitanti sono stati soccorsi e portati via in elicottero dato che le strade per raggiungere la località sono impraticabili.
La Guardia di Finanza ha girato un video di come è ora il piccolo paese, visto dall’elicottero.
LIVE/ Elisoccorso alpino Guardia di Finanza @GDF in sorvolo su #Castelluccio di #Norcia #terremoto pic.twitter.com/JfyBZFddqM
— Rai Radio1 (@Radio1Rai) October 30, 2016
A Roma ci sono state decine di segnalazioni di danni, nessuno grave secondo quanto ha detto la sindaca Virginia Raggi. Ci sono però notizie di alcuni danni alla cupola di Sant’Ivo alla Sapienza, progettata da Francesco Borromini nel Seicento: Repubblica scrive che si sono riaperte alcune crepe già esistenti, e che la chiesa è stata chiusa.
Il gruppo Ferrovie dello Stato ha mandato alla stazione di Foligno (provincia di Perugia) un treno notte con 420 cuccette per ospitare alcune delle persone che abitano nelle zone colpite dal terremoto. Il treno avrà luce e riscaldamento per tutta la notte e i servizi igienici della stazione rimarranno aperti. Nei giorni scorsi Ferrovie dello Stato aveva già messo a disposizione nella stazione di Fabriano un treno notte allo stesso scopo.
Gli abitanti di Norcia, anche quelli le cui case non sono state danneggiate dal terremoto, hanno la possibilità di trascorrere la notte in strutture turistiche nell’area del Lago Trasimeno. Dei pullman diretti in questa zona sono in partenza da Norcia.
Sul sito dell’INGV è spiegato per quale ragione questa mattina non si è saputa subito la magnitudo del terremoto delle 7:40. Le prime stime sulla posizione dell’epicentro, sulla profondità e sulla magnitudo di un terremoto vengono fatte solo due minuti dopo la scossa: sono realizzate in modo automatico a partire dai dati forniti dalle stazioni sismiche più vicine all’epicentro.
Nel giro di 5 minuti arrivano i dati di tutte le stazioni della Rete Sismica Nazionale: anche in questo caso la misura è automatica, ma più precisa. I sismologi della Sala Operativa di Monitoraggio Sismico analizzano questi dati e li comunicano alla protezione civile entro 30 minuti (di solito ci mettono 10-15 minuti); la stessa informazione è pubblicata anche su Twitter, sull’applicazione di INGV per dispositivi mobili e Facebook per le scosse più forti. I tempi sono più lunghi per i terremoti che avvengono in mare.
Il capo della protezione civile Fabrizio Curcio ha di nuovo dato degli aggiornamenti sulla situazione: ha detto che i feriti non sono aumentati, e rimangono intorno ai 20, di cui qualcuno ricoverato con codice giallo. Curcio ha detto che non risultano dispersi, e che non ci sono stati danni «particolarmente gravi» agli ospedali. Gli spostamenti verso le zone costiere degli sfollati hanno incontrato qualche difficoltà, e in alcuni tratti i pullman sono accompagnati dagli addetti dell’ANAS. Curcio ha aggiunto che non ci sono situazioni di «particolare isolamento» in nessun paese: solo Castelluccio non è ancora collegato, ma è stato comunque raggiunto dai soccorsi.
Allestite 3 postazioni sanitarie avanzate #CroceRossa presso l'ospedale di #Norcia. Insieme a 2 postazioni mobili e 10 ambulanze. #Terremoto pic.twitter.com/HofBdxislV
— Croce Rossa Italiana (@crocerossa) October 30, 2016
La polizia municipale di Roma ha detto che è stato riaperto il tratto della sopraelevata della tangenziale est della città, da viale Castrense in direzione Salaria, che era stato chiuso per verifiche in seguito al terremoto. La corsia opposta resta chiusa.
Su Facebook la sindaca di Roma Virginia Raggi ha annunciato che domani le scuole di Roma rimarranno chiuse per precauzione.
Dall’inizio del Novecento ci sono stati nove grandi terremoti in Italia. I più forti furono quelli dell’8 settembre 1905 in Calabria, di magnitudo 7.1, quello del 28 dicembre 1908 a Messina, di magnitudo 7.2, e quello del 13 gennaio 1915 ad Avezzano, in Abruzzo, che fu di magnitudo 7.0.
Con magnitudo maggiore o pari a 6.5 ci furono quello della Garfagnana (tra Toscana ed Emilia) del 7 settembre 1920, di magnitudo 6.5, e i due dell’Irpinia: quello del 23 luglio 1930, di magnitudo 6.7, e quello del 23 novembre 1980, di magnitudo 6.9.
A Norcia c’è Zoro, cioè Diego Bianchi, il conduttore di Gazebo.
Norcia, gente in strada #terremoto https://t.co/z3YGTKrnGw pic.twitter.com/Wt9w9gYzSj
— Diego Bianchi (@zdizoro) October 30, 2016
Segway e macerie intorno al centro chiuso. #terremoto https://t.co/UbHjKdZewP pic.twitter.com/70EpHehxBT
— Diego Bianchi (@zdizoro) October 30, 2016
Norcia, Chiesa del Crocifisso #terremoto https://t.co/5aX2p1ZngB pic.twitter.com/nHdslAUa0e
— Diego Bianchi (@zdizoro) October 30, 2016
Strada dei Parchi Spa ha detto che in Abruzzo le autostrade A24 e A25 sono interamente percorribili; sono finite le operazioni di controllo lungo le strade per verificare che non ci fossero danni causati dal terremoto.
Sky TG24 ha spiegato che i Vigili del Fuoco nelle zone interessate dal terremoto avrebbero dovuto iniziare il primo turno di sopralluoghi – organizzati in seguito al terremoto di mercoledì scorso – negli edifici crollati o a rischio alle 8 di mattina, venti minuti dopo la scossa di questa mattina. Il fatto che questa notte sia cambiata l’ora (si è tornati a quella solare, e quindi le 8:40 sono diventate le 7:40) ha impedito che qualche pompiere potesse trovarsi in edifici pericolanti al momento del terremoto.
#terremotocentroitalia chiusura via cautelativa Rocca Paolina #Perugia da scale mobili di Piazza Italia fino all'uscita su piazza del Circo.
— Comune di Perugia (@Comuneperugia) October 30, 2016
Alle 14:34 c’è stata una scossa di terremoto di magnitudo 4.5 con epicentro distante circa 10 chilometri da quello del terremoto delle 7:40, in direzione sud-est.
#terremoto ML:4.5 2016-10-30 13:34:54 UTC Lat=42.80 Lon=13.17 Prof=9Km Zona=Perugia. https://t.co/1L5j3EFzup
— INGVterremoti (@INGVterremoti) October 30, 2016
Domani a Perugia rimarranno chiusi gli asili nido pubblici e privati, le scuole materne, le elementari e le medie.
#terremotocentroitalia si conferma chiusura asili nidi pubblici e privati e scuole materne #Perugia per domani. Medie, elementari già chiuse
— Comune di Perugia (@Comuneperugia) October 30, 2016
Repubblica ha diffuso un video dei vigili del fuoco che mostra il centro di Amatrice ripreso da un drone: i danni maggiori si erano verificati dopo il terremoto dello scorso 24 agosto, ma la scossa di stamattina ha causato nuovi crolli.
La società Valle Umbra Servizi (VUS), che gestisce la rete idrica della Valnerina, ha detto di non usare l’acqua corrente per usi alimentari a Norcia e a Preci per il rischio di contaminazioni dovute alle frane nei corsi d’acqua.
Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente ha detto che il centro storico della città è sicuro nelle zone aperte al pubblico, perché tutti i crolli avvenuti oggi sono stati nella zona rossa, dove era già vietato andare.
La crepa che si è creata sulla Basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma, ora riaperta al pubblico (attraverso però un percorso esterno, che non passa vicino al cornicione). La Basilica, distrutta da un incendio nel 1823, fu ricostruita nel 1840 e da allora non aveva mai subito danni di questo tipo.
(FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)
La protezione civile ha detto che il numero dei feriti non è aumentato: sono circa venti per ora, nessuno dei quali in pericolo di vita.
Il torrente Nera è in parte esondato vicino a Visso a causa di una frana provocata dal terremoto; delle rocce continuano a cadere nel corso d’acqua dalle Gole della Valnerina. La strada che porta a Visso è stata chiusa per alcune centinaia di metri nei punti in cui sono crollati dei massi e l’acqua ha invaso la strada.
Gli effetti di una frana sulla strada tra Visso e Ussita, il 30 ottobre 2016 (ANSA/LUCA LAVIOLA)
Un video di Rai News24 che mostra alcuni dei crolli causati dalla scossa di terremoto di stamattina.
Ore 7,40, il #terremoto scuote il Centro Italia. Crolli, feriti e paura #ItalyEarthquake https://t.co/pAatbMvpHL pic.twitter.com/R5lkQZJq4e
— Rainews (@RaiNews) October 30, 2016
#info #atac Dopo verifiche tecniche non rilevate criticità, servizio metroferro riattivato/regolare #Roma #terremoto #terremotocentroitalia
— infoatac (@InfoAtac) October 30, 2016
La Basilica di San Paolo fuori le Mura, a Roma, è stata riaperta ai fedeli e ai turisti dopo alcuni controlli al cornicione in cui si è formata una crepa a causa del terremoto.
È ripresa la circolazione sulle linee ferroviarie Ascoli-Porto d’Ascoli e Teramo-Giulianova, mentre restano sospese le linee Terni-Sulmona e Albacina-Civitanova Marche.
#terremotocentroitalia riattivata circolazione ferroviaria sulle linee Ascoli – Porto d’Ascoli e Teramo – Giulianova https://t.co/w8rRy65Ipp
— FSNews (@fsnews_it) October 30, 2016
Tutto il centro storico di Norcia è stato evacuato dai vigili del fuoco.
L’INGV ha registrato un terremoto di magnitudo 4.6 alle 13:07 in provincia di Perugia, vicino a Norcia; l’epicentro è a meno di 2 chilometri da quello del terremoto delle 7:40.
#terremoto Ml:4.6 30-10-2016 12:07:00 UTC UTC Lat=42.84 Lon=13.08 Prof=10Km Zona=Perugia https://t.co/mPqHAcgUL0 pic.twitter.com/aCiuY0f1EI
— INGVterremoti (@INGVterremoti) October 30, 2016
L’ANAS ha chiuso temporaneamente la strada statale 80, quella “del Gran Sasso d’Italia”, a causa del rischio che alcuni massi franino sulla strada tra le località di Montorio al Vomano e Fano Adriano, in provincia di Teramo.
#terremoto #poliziastradale Bivio per Arquata del Tronto. Accesso per Arquata consentito solo a mezzi di soccorso ed emergenza
— Polizia di Stato (@poliziadistato) October 30, 2016
ANSA dice che tra le località più danneggiate c’è la frazione di Castelluccio di Norcia, secondo quanto riferito dal Centro operativo comunale che si trova fuori dal piccolo paese.
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo Chigi per parlare del terremoto: ha detto che «siamo in presenza di un dolore profondo, di uno stress, che non deve trasformarsi in rassegnazione», e ha invitato le varie forze politiche all’unità. Renzi ha detto che domani si riunirà il Consiglio dei ministri, che ascolterà i quattro presidenti delle regioni coinvolte (Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio), insieme al commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani e al capo della protezione civile Fabrizio Curcio. Renzi ha detto che i comuni colpiti dal terremoto di oggi saranno aggiunti a quelli per cui sono previsti i risarcimenti e i prestiti statali per la ricostruzione (sarà allargato il “cratere” del decreto legge). Renzi ha detto: «Noi ricostruiremo tutto: le case, le chiese, gli esercizi commerciali».
Ora priorità alle persone. Poi ricostruiremo TUTTO, tutti insieme. Case, negozi, chiese. Questi borghi sono l'anima dell'Italia #terremoto
— Matteo Renzi (@matteorenzi) October 30, 2016
Liberare il WiFi nelle zone colpite dal #terremoto per agevolare le comunicazioni. Ecco come fare. pic.twitter.com/DRfVUx9SVu
— Croce Rossa Italiana (@crocerossa) October 30, 2016
Alcune linee ferroviarie che erano state interrotte sono di nuovo in servizio. Tra queste la linea Foligno-Terontola, la linea Pescara-Sulmona e il tratto Orte-Fossato di Vico-Gubbio.
Fabrizio Curcio, capo della protezione civile, ha di nuovo fatto una conferenza stampa alle 12:15: ha confermato che non risultano morti, e che ci sono una ventina di feriti, di cui alcuni ricoverati con codice giallo (cioè non gravi). Curcio ha detto che in molte aree le linee elettriche e quelle dell’acqua potabile sono interrotte. Ci sono alcune frazioni, ha detto Curcio, isolate nei collegamenti stradali, ma ha detto che «non risultano particolari criticità». La maggior parte sono state comunque raggiunte. Alcune strade sono aperte solo ai mezzi di soccorso. Curcio non ha fornito una stima delle persone sfollate.
Il comune di Amatrice ha chiesto di non andare in città in occasione della festività della commemorazione dei defunti domani, 1 novembre, a causa del terremoto.
Dopo il terremoto delle 7:40 ci sono state decine di altre scosse nella zona al confine tra Marche e Umbria. Dalle 7:40 alle 10:00 le scosse con magnitudo maggiore di 3.0 sono state 50. Quelle con magnitudo maggiore di 4.0 sono state 11, sei delle quali in provincia di Perugia.
A Roma è stata chiusa temporaneamente la via Flaminia, tra via Fracassini e via Canina, perché sono caduti pezzi di cornicioni e i vigili del fuoco stanno intervenendo insieme ai vigili urbani.
L’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria (IGAG) del CNR ha spiegato in un comunicato stampa cosa sta succedendo quando molte scosse di terremoto si susseguono nel contagio sismico (il cosiddetto “sciame sismico”).
Ogni volta che si sviluppa un terremoto lungo una superficie di faglia, la zona ipocentrale si scarica (rilassamento) e vengono caricati i volumi adiacenti (lateralmente) alla faglia stessa. Tali volumi, sottoposti ad un nuovo stato di stress, possono cedere (rompersi) e generare terremoti a loro volta. Sono processi di propagazione laterale della sismicità (contagio) relativamente frequenti, già osservati in altre aree sismiche della Terra come per esempio in Turchia, California e Haiti.
Questo processo sta coinvolgendo l’Appennino centrale in questi mesi. Il terremoto si è spostato da Amatrice verso nord, nell’area di Visso e Ussita, e da questi luoghi oggi nuovamente verso sud nell’area di Norcia, dove il terremoto di Amatrice di agosto si era arrestato. Gli intervalli di tempo tra un terremoto forte e un altro forte adiacente possono essere di anni o decine di anni, ma anche giorni o mesi come sta accadendo oggi in Appennino centrale. Purtroppo non siamo in grado di prevedere quando e come tale sequenza sismica andrà a scemare, né possiamo in linea teorica escludere altri terremoti forti come e più di quelli avvenuti fino ad oggi in aree adiacenti a quelle colpite in questi mesi. Va però detto che se da una parte questa sequenza è fortemente preoccupante, dall’altro lato la propagazione laterale fa sì che si verifichino una serie di terremoti forti ma non fortissimi. Molto peggio sarebbe se tutti questi segmenti della facomunicaglia (Amatrice, Visso, Norcia) si fossero mossi tutti insieme generando un terremoto di magnitudo almeno 7.0.
The timeline of earthquakes this morning hit the center of Italy, released by @INGVterremoti #Terremoto #terremotocentroitalia pic.twitter.com/RTZkf9qocm
— Jacopo Ottaviani (@JacopoOttaviani) October 30, 2016
La strada statale 4, la Salaria, ora si può percorrere da Amatrice e dai comuni vicini in direzione di Roma.
#terremoto #poliziastradale per agevolare deflusso da zone colpite Salaria è percorribile da Amatrice e comuni limitrofi in direzione Roma
— Polizia di Stato (@poliziadistato) October 30, 2016
Alle 11:19 l’INGV ha registrato una scossa di magnitudo 4.1 in provincia di Perugia.
#terremoto ML:4.1 2016-10-30 10:19:26 UTC Lat=42.82 Lon=13.14 Prof=11Km Zona=Perugia. https://t.co/tnpN0rPAfZ
— INGVterremoti (@INGVterremoti) October 30, 2016
#Terremoto: attivi i numeri della Protezione Civile e della sala operativa della Regione Lazio da utilizzare solo in caso di necessità pic.twitter.com/ummpGJhsnq
— Regione Lazio (@RegioneLazio) October 30, 2016
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha pubblicato una mappa che mostra dove è stata avvertita la scossa di stamattina. La mappa usa la scala Mercalli-Cancani-Sieberg, che classifica i posti in base all’intensità con cui è stata percepita la scossa in vari posti: i luoghi dove il terremoto si è sentito poco o solamente in determinate condizioni sono colorati in azzurro e blu, quelli dove si è sentito più forte in verde o giallo. I dati sono stati estratti da poco meno di tremila questionari compilati online ed elaborati da INGV.
La polizia dice di non mettersi in viaggio verso le zone colpite dal terremoto per non ostacolare le operazioni di soccorso.
#terremoto invitiamo i cittadini ad evitare di mettersi in viaggio verso zone colpite per non intralciare il passaggio di mezzi di soccorso
— Polizia di Stato (@poliziadistato) October 30, 2016
Un punto della situazione, per chi arriva ora
• Questa mattina alle 7.40 c’è stato un terremoto di magnitudo 6.5, con epicentro a pochi chilometri da Norcia, in provincia di Perugia (Umbria), e ipocentro a 10 chilometri di profondità;
•Le zone più colpite sono la provincia di Macerata e Ascoli Piceno (Marche), quella di Perugia (Umbria) e quella di Rieti (Lazio);
• Il capo della protezione civile Fabrizio Curcio ha detto che non ci sono notizie di morti, ma che ci sono stati una decina di feriti, di cui uno è in condizioni gravi;
• Da subito ci sono state segnalazioni di crolli nelle città e nei paesi intorno all’epicentro, gli stessi interessati dal terremoto di mercoledì scorso;
• A Norcia è crollata la Basilica di San Benedetto, insieme ad altri edifici; ci sono stati crolli anche a Castelsantangelo sul Nera, Preci, Arquata del Tronto, Ussita, Visso. Ad Amatrice è crollato il campanile della chiesa di Sant’Agostino;
• È stata la più forte scossa di terremoto a interessare l’Italia dal 1980, quando ci fu il terremoto in Irpinia (di magnitudo 6.9);
• Ansa dice che sono crollati anche alcuni cornicioni della Basilica di San Paolo fuori le Mura, a Roma;
• L’epicentro del terremoto di stamattina è a pochi chilometri da quello del terremoto di mercoledì scorso, che era stato di magnitudo 5.9: in questi giorni moltissime persone nella zona hanno dormito fuori dalle proprie case, cosa che probabilmente ha contribuito a ridurre il numero dei morti;
• La strada Salaria è stata in parte danneggiata, ed è stata chiusa al chilometro 112 per chi proviene da Roma; anche a Roma è stato chiuso parzialmente il traffico sulla circonvallazione Clodia, e alcune linee di bus sono state interrotte. In mattinata sono state interrotte temporaneamente anche alcune linee ferroviarie;
• La scossa è stata sentita in tutto il Centro Italia, e anche in alcune zone del Nord Italia.
Su Facebook il geologo Carlo Meletti, responsabile del Centro Pericolosità Sismica dell’INGV, ha spiegato per quale ragione la misura della magnitudo del terremoto non è arrivata subito. Il dato dell’INGV è quello ufficiale usato dal Dipartimento della Protezione Civile. La United States Geological Survey (USGS), che è un’agenzia governativa degli Stati Uniti, e lo European-Mediterranean Seismological Centre (CSEM) danno i dati sulla magnitudo automaticamente, mentre quelli dell’INGV vengono controllati incrociando i dati di rilevazioni che vengono fatte in luoghi diversi.
Bisogna anche ricordare che non esiste un solo tipo di magnitudo. L’INGV usa quasi sempre la magnitudo locale per i terremoti in Italia, mentre l’USGS usa diversi tipi di magnitudo a seconda della distanza e delle caratteristiche dei terremoti rilevati.
Antonia Pasqua Recchia, architetto e direttore generale del Ministero dei Beni Culturali, ha dato un’intervista alla Stampa in cui spiega che la basilica di San Benedetto a Norcia – crollata dopo la scossa di oggi – era già in pessime condizioni dopo il terremoto di qualche giorno fa.
«Abbiamo visto che la cupola era piena di lesioni e che era necessario intervenire sul tetto. Volevamo rimuovere le pale dell’altare e avevamo ipotizzato di portarle via ma ci siamo anche resi conto che saremmo dovuti restare dentro troppo a lungo, avremmo corso dei rischi troppo grandi».
Che cosa avete deciso?
«Alla fine abbiamo deciso di lasciare le pale all’interno e di fare un intervento di messa in sicurezza dall’esterno sul tetto. Ci eravamo messi d’accordo per vederci lunedì mattina. Purtroppo la scossa di stamattina ha fatto crollare, tutto ma sarebbe stato impossibile fare più in fretta».
Il vicesindaco di Norcia, una delle città descritte come “esempio virtuoso” per via dei suoi molti edifici ricostruiti con accorgimenti antisismici, ha detto a SkyTG24 che da una prima ricognizione gli edifici in questione «hanno retto».
A Roma la linea degli autobus 69 è stata deviata e ci sono dei ritardi. La circonvallazione Clodia è parzialmente chiusa.
#info #atac – chiusura parziale circonvallazione Clodio per verifiche #terremoto – linea 69 deviata e in forte ritardo #Roma
— infoatac (@InfoAtac) October 30, 2016
INGV ha confermato che il terremoto di oggi è quello con magnitudo maggiore avvenuto in Italia dal 1980. L’ultimo terremoto con magnitudo maggiore 6.5 è stato quello dell’Irpinia del 23 novembre 1980, che ebbe magnitudo di 6.9. Sul sito dell’USGS si può vedere una mappa con gli epicentri di tutti i più forti terremoti che hanno colpito l’Italia.
ANSA dice che sono caduti dei cornicioni nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, una delle chiese più visitate di Roma. La Basilica è stata temporaneamente chiusa.
#Terremoto: Crepe in basilica #SanPaolo a #Roma. Verifiche in corso, è stata chiusa – ANSA.it https://t.co/k7My4nJ3hO via @Agenzia_Ansa
— Gianni Pettinelli (@GiaPettinelli) October 30, 2016
Stanno tornando attive alcune linee ferroviarie chiuse per precauzione dopo il terremoto, come la Roma-Viterbo e la Roma-Lido di Ostia.
#info #atac – FERROVIA ROMA-LIDO – terminate verifiche dopo #terremoto – servizio tornato regolare #Roma #romalido #terremotocentroitalia
— infoatac (@InfoAtac) October 30, 2016
Come in seguito al terremoto di qualche giorno fa, si temono danni sulla strada statale 4, la cosiddetta Salaria. La polizia ha fatto sapere che la strada è chiusa al chilometro 112 per chi viene da Roma – cioè più o meno nella zona di Accumoli – e in generale ha sconsigliato di usare la SS4. Ci sono notizie di danni anche in altre sezioni della statale, per ora non confermate.
#terremoto aggiornamenti #poliziastradale Via Salaria chiusa al km 112 per chi viene da Roma. Non percorrere via Salaria
— Polizia di Stato (@poliziadistato) October 30, 2016
#TERREMOTO CENTRO ITALIA crepe sui ponti della Salaria pic.twitter.com/sRVB5Eag6c
— GiornaleProCiv (@giornaleprociv) October 30, 2016
Ad Amatrice è crollato il campanile della chiesa di Sant’Agostino, che aveva già subito dei crolli ad agosto.
Zona rossa #amatrice crolli campanile S. Agostino @TgrRaiLazio @TgrRai pic.twitter.com/smis2rPzmQ
— Isabella Di Chio (@isabelladichio) October 30, 2016
Le immagini di stamattina di alcune suore aiutate dai vigili del fuoco, da RaiNews24.
In #Norcia firefighters are evacuating nuns from the church.#Terremoto #earthquake pic.twitter.com/DF18hwoIJK
— Middle Ages Dictator (@gabrix_90) October 30, 2016
Per assicurarvi che i vostri cari stiano bene, utilizzate SMS o WhatsApp per non intasare le linee telefoniche #Terremoto
Emergenza 112— 112 Italia (@112_ITALIA) October 30, 2016
Sui feriti, durante la conferenza stampa, Fabrizio Curcio ha detto: «Qualche decina di feriti, di lieve entità, tranne una persona che viene segnalata di qualche gravità. Ma diamo il tempo alle strutture sanitarie di controllare».
Per assicurarvi che i vostri cari stiano bene, utilizzate SMS o WhatsApp per non intasare le linee telefoniche #Terremoto
Emergenza 112— 112 Italia (@112_ITALIA) October 30, 2016
INGV ha stimato la magnitudo di una scossa delle 9:35 a 4.4.
#terremoto ML:4.4 2016-10-30 08:35:58 UTC Lat=42.83 Lon=13.08 Prof=10Km Zona=Perugia. https://t.co/VzzDltYKNy
— INGVterremoti (@INGVterremoti) October 30, 2016
Le prime segnalazioni del terremoto, su Twitter, sono arrivate questa mattina subito dopo le 7:40. Nei minuti successivi sono state diffuse stime non corrette della magnitudo del terremoto: i canali di all news hanno detto che era stata di 7.1, finché alle 8:07 INGV ha diffuso le proprie rilevazioni, che hanno stimato inizialmente la magnitudo a 6.1, poi rivista 6.5. A quel punto anche i telegiornali hanno riportato la magnitudo corretta.
Questa revisione delle stime ha fatto però circolare di nuovo una bufala già venuta fuori dopo il terremoto nel Centro Italia dello scorso agosto, secondo la quale la magnitudo sarebbe stata abbassata per evitare allo Stato di dover risarcire le persone terremotate. Non è vero, ovviamente, come è spiegato qui.
Tra quelli che hanno tirato fuori la bufala questa mattina c’è stata Enza Blundo, senatrice del Movimento 5 Stelle.
La senatrice M5S ne sa una più del diavolo ed ha modificato silenziosamente il post. Magari non se ne accorge nessuno pic.twitter.com/oxNUN6HCtJ
— massimo mantellini (@mante) October 30, 2016
L’epicentro del terremoto delle 7:40 è a pochi chilometri da quelli delle scosse di mercoledì, di magnitudo 5.4 alle 19:10 e di 5.9 alle 21:18. I comuni dove ci sono stati più crolli sono Visso e Castelsantagelo sul Nera in provincia di Macerata, e Norcia e Preci in provincia di Perugia.
Fabrizio Curcio, capo della protezione civile, ha confermato che per il momento non ci sono notizie di morti, ma che ci sono stati diversi crolli nelle città intorno all’epicentro e che ci sono problemi di viabilità sulla Salaria.
Il sempre prezioso Decalogo minimo per la cronaca di un terremoto scritto da Emanuele Menietti.
“Non confrontare terremoti con magnitudo simili avvenuti in diverse aree del mondo: gli effetti delle scosse sono determinati anche dalle caratteristiche del territorio, da come sono stati costruiti gli edifici e da altre variabili.”
Il Quirinale informa che sono sospese le visite, oggi.
#Terremoto: sospensione precauzionale delle visite al Palazzo del #Quirinale e rinviato concerto di oggi alla Cappella Paolina pic.twitter.com/GR1AJU7d6z
— Quirinale Uff Stampa (@Quirinale) October 30, 2016
Facebook ha attivato la sua funzione “Safety Check” per il terremoto nel centro Italia. Il servizio serve per segnalare ai propri amici dove ci si trova per le persone nelle zone interessate dalle scosse di questa mattina.
Per ora non ci sono notizie di morti o feriti, ma la Protezione Civile sta cercando di capire se ci siano persone sotto le macerie. I vigili del fuoco stanno cercando di mettersi in contatto con le persone che si trovano in zone rimaste isolate. Il terremoto di mercoledì scorso nella stessa zona non aveva provocato né morti né feriti gravi.
La Basilica di San Benedetto a Norcia fu costruita a partire dalla fine del Trecento, e modificata nei secoli successivi. Prima del crollo di oggi era così:
another 6.5 magnitude #earthquake hits Central #Italy at 7.41am today: this is Norcia's San Benedetto basilica (XIV century) pic.twitter.com/hmUIc7QUvQ
— francesco strazzari (@franxstrax) October 30, 2016
Il Corriere della sera ha riportato le dichiarazioni di alcuni sindaci delle zone colpite. Il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, che si trova a Fano, ha detto: «Mi dicono che ci sono stati crolli, è un disastro». Il sindaco di Preci (provincia di Perugia) Pietro Bellini ha detto: «Stiamo verificando che nessuno sia stato colpito, ma ci sono crolli anche di chiese, nelle frazioni e negli altri centri minori». Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino, invece ha detto: «Il centro è stato evacuato, gli edifici dei quartieri più a rischio dichiarati inagibili, ma ci sono 47 frazioni e casolari sparsi. Ci sono crolli che hanno interessato palazzi già compromessi dalle scosse dei giorni scorsi. Non abbiamo per ora notizia di dispersi o di morti». Il sindaco di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci ha detto che «la nuova scossa ha danneggiato quello che era rimasto in piedi. Ora dovremo ripartire da zero».
Sono state interrotte alcune linee ferroviarie dell’Umbria e delle Marche per permettere ai tecnici di Rete Ferroviaria Italiana di fare alcuni controlli. Le linee temporaneamente chiuse sono quella che collega Foligno e Terontola, quella tra Orte e Falconara, quella tra Ascoli e Porto d’Ascoli, quella tra Terni e Sulmona e quella tra Pescara e Sulmona.
#terremoto circ sospesa per verifica tecnici RFI su linee Foligno-Terontola, Orte-Falconara Ascoli-PortoAscoli Terni-Sulmona Pescara-Sulmona
— FSNews (@fsnews_it) October 30, 2016
A Roma i servizi della metropolitana sulle linee A e B sono stati temporaneamente sospesi; sono rimpiazzati da servizi autobus sostitutivi.
#info #atac – metro A-B/B1 – bus replacement service #rome #terremotocentroitalia #terremoto
— infoatac (@InfoAtac) October 30, 2016
INGV ha pubblicato una mappa che mostra tutte le scosse di terremoto avvenute nell’Italia centrale dal 24 agosto 2016 alle ore 8:00 del 30 ottobre 2016. Le stelle bianche sono i quattro terremoti di magnitudo 6.0 e 5.4 del 24 agosto e di magnitudo 5.4 e 5.9 del 26 ottobre. La stella rossa è il terremoto di oggi delle 7:40. L’epicentro di questo terremoto è tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno, a 7 chilometri da Castelsantangelo Sul Nera, 5 chilometri da Norcia e 17 chilometri da Arquata del Tronto.
INGV ha ricalcolato la magnitudo della scossa delle 7:40, la più forte di questa mattina: da 6.1 è stata alzata a 6.5. INGV segnala che la rilevazione potrebbe ancora essere modificata.
@INGVterremoti evento 8:40 magnitudo calcolata inizialmente in 6.1 e stato ricalcolata come 6.5 (è ancora suscettibile di modifica)
— INGVterremoti (@INGVterremoti) October 30, 2016
Dopo la scossa delle 7:40, di magnitudo 6.1, ce ne sono state altre più lievi, come segnalato da INGV:
– alle 8, con magnitudo di 4.1 nella zona di Perugia;
– alle 8:07, con magnitudo di 4.2 nella zona di Rieti;
– alle 8:10, con magnitudo 3.7 nella zona di Perugia;
– alle 8:13, con magnitudo 4.5 nella zona di Rieti.
Sky TG24 è in diretta da Norcia, e sta mostrando che ci sono stati diversi nuovi crolli: il più grave sembra abbia riguardato la Basilica di San Benedetto, che è crollata quasi interamente. Potete seguire la diretta di Sky TG24 qui.
The Basilica of St. Benedict is destroyed, flattened by most recent earthquake. #Terremoto pic.twitter.com/GQDl64LhFn
— The Monks of Norcia (@monksofnorcia) October 30, 2016
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dice che il terremoto, avvenuto alle 7.40, ha avuto magnitudo di 6.1, con epicentro vicino a Norcia, in provincia di Perugia. L’ipocentro invece è stato a 10 chilometri di profondità.
#terremoto Ml:6.1 30-10-2016 06:40:17 UTC UTC Lat=42.84 Lon=13.11 Prof=10Km Zona=Perugia https://t.co/RaBR1741iR pic.twitter.com/RbFq0PdgFS
— INGVterremoti (@INGVterremoti) October 30, 2016