È stato condannato l’hacker che rubò le foto delle attrici famose

Si chiama Ryan Collins e sconterà 18 mesi di carcere per aver violato decine di account: non è ancora chiaro però chi diffuse le foto online

(DANIEL LEAL-OLIVAS/AFP/Getty Images)
(DANIEL LEAL-OLIVAS/AFP/Getty Images)

Un tribunale della Pennsylvania, negli Stati Uniti, ha condannato a 18 mesi di carcere l’hacker americano Ryan Collins per aver rubato le foto private di decine di attrici famose – fra cui Jennifer Lawrence e Olivia Wilde – che erano state diffuse online nell’estate del 2014. Collins, che ha 36 anni, si era già dichiarato colpevole per essersi introdotto senza permesso in sistemi informatici privati (cosa che negli Stati Uniti costituisce un reato federale): rischiava una condanna fino a 5 anni, ma visto che ha confessato ha ottenuto una condanna minore. Il processo contro Collins era molto atteso: ha fornito molti dettagli sul furto delle foto, ma non ha ancora chiarito chi sia stato a condividere le foto su 4chan, il forum online dove sono circolate nelle prime ore.

I procuratori che si sono occupati del caso di Collins hanno spiegato che fra il 2012 e il 2014 l’hacker ha ottenuto accesso complessivamente a 50 account iCloud di Apple e 72 account di Gmail. In tutto le persone coinvolte – cioè verosimilmente presenti nelle foto rubate – sono state più di 600. Lo schema per ottenere le password degli account era quasi sempre lo stesso: Collins inviava alle attrici coinvolte una mail che sembrava provenire da Google o da Apple in cui chiedeva loro le password dei loro account. In alcuni casi, per scaricare i contenuti degli account iCloud, usava un software apposito. In tutto, Collins ha ottenuto le foto di un centinaio di attrici, alcune delle quali hanno collaborato con l’FBI per le indagini.

Fra le altre cose, il processo ha confermato che per ottenere le foto non fu sfruttata una falla di sicurezza del sistema di Apple, che comunque da allora ha rafforzato ulteriormente il sistema di accesso ad iCloud aggiungendo una doppia verifica di accesso (la ricezione di un SMS con un codice sul numero di telefono associato al proprio account).

Non è chiaro quali potranno essere gli sviluppi del caso: questa estate il Dipartimento di giustizia americano ha incriminato un altro hacker, il 28enne Edward Majerczyk, con reati simili a quelli di Collins. L’accusa non ha ancora reso noto se ritiene che sia stato lui a diffondere le foto online.