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  • Venerdì 12 agosto 2016

Le esplosioni nel sud della Thailandia

Sono avvenute fra ieri sera e questa mattina in diversi posti turistici: sono morte quattro persone, 35 sono rimaste ferite

(AP Photo/Jerry Harmer)
(AP Photo/Jerry Harmer)

Fra la sera di giovedì 11 e la mattina di venerdì 12 agosto nel sud della Thailandia sono esplose diverse bombe: quattro persone sono morte e altre 35 sono rimaste ferite. Alcuni dei posti colpiti sono destinazioni turistiche. La polizia ha detto che dieci delle persone ferite sono straniere, e secondo un funzionario thailandese contattato dal New York Times fra i feriti ci sono anche cittadini tedeschi, svizzeri e italiani. Citando fonti del ministero degli Esteri italiano, Repubblica ha scritto che fra i feriti ci sono due italiani, aggiungendo che non sono in gravi condizioni.

Un altro funzionario thailandese ha spiegato al New York Times che le esplosioni sono state coordinate, anche se nessun gruppo terroristico finora ha rivendicato gli attacchi. Alcuni esperti hanno attribuito la responsabilità ai ribelli islamisti presenti nel sud del paese, altri ancora ai gruppi che si oppongono alla giunta militare che governa la Thailandia dal maggio 2014. La polizia thailandese ha detto ad Associated Press di ritenere che gli attacchi non siano stati causati dal terrorismo islamista. In Thailandia attacchi del genere non sono rari, ma di solito avvengono lontano dai siti turistici: l’ultimo attentato di questo tipo è avvenuto il 17 agosto 2015, quando una bomba esplose in un famoso tempio induista di Bangkok uccidendo 20 persone.

guardian (Una timeline degli attacchi messa insieme dal Guardian)

Il Guardian ha confermato che nelle ultime 24 ore diverse esplosioni sono avvenute in almeno cinque posti. Fra ieri sera e questa mattina sono stati colpiti un resort turistico e l’orologio principale di Hua Hin, una città turistica che si trova a circa 150 chilometri di Bankgok. In tutto nei due attacchi sono morte almeno due persone, e più di 20 sono state ferite. Altri attacchi sono avvenuti nelle province di Phuket, Phang Nga, Surat Thani e Trang. Le autorità thailandesi hanno detto di aver arrestato diversi sospettati e di avere intensificato i controlli nei principali snodi del paese.