Michael Jordan dice di non poter più “rimanere in silenzio”

Dopo le nuove violenze della polizia contro gli afroamericani negli Stati Uniti e dopo i recenti attacchi contro alcuni agenti a Dallas e Baton Rouge

Michael Jordan, Charlotte, North Carolina, 1 novembre 2015 (Streeter Lecka/Getty Images)
Michael Jordan, Charlotte, North Carolina, 1 novembre 2015 (Streeter Lecka/Getty Images)

Michael Jordan, famosissimo giocatore di basket dei Chicago Bulls, ha fatto una lunga dichiarazione contro le violenze della polizia negli Stati Uniti sugli afroamericani e contro i recenti attacchi contro gli agenti di polizia a Dallas e a Baton Rouge, in Louisiana. Jordan ha anche citato suo padre, James Jordan, ucciso da due delinquenti nel luglio del 1993 con un colpo di pistola mentre si riposava nella sua auto ferma sul ciglio di una strada in North Carolina:

«Come americano fiero di esserlo, come padre che ha perso il proprio padre in un atto insensato di violenza e come nero, sono stato profondamente turbato dalle morti di afroamericani per mano di agenti di polizia e ho provato rabbia per il vile atto di odio che ha portato all’uccisione di agenti di polizia. Sono in lutto con le famiglie di chi ha perso i propri cari, e conosco molto bene il loro dolore.

Sono stato cresciuto da genitori che mi hanno insegnato ad amare e a rispettare le persone indipendentemente dalla loro razza a dalla loro estrazione sociale e dunque sono profondamente triste e frustrato per la retorica che ci sta dividendo e per le tensioni razziali che sembrano peggiorare sempre di più. So che questo paese è meglio di così, e non posso più rimanere in silenzio. Dobbiamo trovare delle soluzioni che garantiscano alle persone afroamericane di ricevere un giusto ed equo trattamento E che garantiscano agli agenti di polizia – che mettono le loro vite in prima linea ogni giorno per proteggere tutti noi – di essere rispettati e sostenuti».

Michael Jordan ha anche annunciato che farà due donazioni da un milione di dollari ciascuna a due associazioni: l’International Association of Chiefs of Police, che promuove il miglioramento delle pratiche degli agenti di polizia, e il fondo NAACP Legal Defense, una delle più importanti e antiche organizzazioni per i diritti civili. Jordan ha spiegato: «Anche se so che questi contributi da soli non saranno sufficienti a risolvere il problema, spero che le risorse aiuteranno entrambe le associazioni a fare la differenza in positivo».