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Pokemon Go è arrivato in Italia

Il gioco per smartphone è in Italia da ieri: qualche informazione per chi non vedeva l'ora, o per chi deve decidere se dargli una possibilità

(Olivia Harris/Getty Images)

Da ieri è arrivato in Italia Pokémon Go, il gioco per smartphone che permette di giocare ai Pokémon sfruttando la realtà aumentata (utilizzando cioè la geolocalizzazione e la propria fotocamera per localizzare e catturare i Pokémon nel mondo vero. Pokémon Go un gioco che riprende alcuni dei princìpi dei giochi con i Pokémon che uscirono per Game Boy e poi per altri dispositivi negli anni: in Pokémon Go però ogni giocatore deve vagare per il mondo (quello vero) e cercare e catturare Pokémon, con l’obiettivo di farli diventare più forti così che possano sfidare altri Pokémon di altri giocatori. Pokémon Go è uscito il 6 luglio in alcuni paesi e se ne parla molto da alcuni giorni, soprattutto da quando è uscito negli Stati Uniti. Da oggi, venerdì 15 luglio, Pokémon Go c’è anche in Italia: lo si può già scaricare sia da Apple Store che dal Play Store di Android (se non dovesse essere disponibile da smartphone basta andare a questo link, e scaricarlo). Mentre lo scaricate, di seguito trovate qualche informazione, dritta e trucchetto sul gioco.

Come si inizia a giocare Pokémon Go

Pokémon Go è gratuito ma prevede la possibilità di spendere veri soldi per acquistare potenziamenti utili alle finalità del gioco. Per iniziare a giocare basta scaricarlo e registrarsi in uno dei due modi possibili: o con un account di Google o creandosi un account Pokémon Trainer Club. Dopo aver effettuato la registrazione il giocatore può scegliere l’aspetto e il nome del proprio personaggio. Poco dopo aver iniziato il gioco si può scegliere il primo Pokémon da catturare tra Bulbasaur, Charmander e Squirtle, come nei primissimi videogiochi. Il primo Pokémon non viene regalato, come avveniva in passato: bisogna catturarlo in un semplice duello usato principalmente per spiegare al giocatore come funziona questa parte del gioco. In pratica, per catturare un Pokémon bisogna lanciargli contro una Pokéball (una sfera che permette di “rinchiuderlo”) cercando di centrare il Pokémon (che continua a muoversi). La potenza e la direzione del lancio dipendono dal movimento del dito sullo schermo. Dopo aver catturato il primo Pokémon, il giocatore viene trasportato nella schermata principale del gioco: una mappa delle vicinanze del posto in cui si trova fisicamente il giocatore.

Un piccolo trucco

Alcuni siti statunitensi hanno spiegato che c’è un modo, nemmeno troppo complicato, per iniziare a giocare con Pikachu, il più famoso tra tutti i Pokémon (che ormai sono più di 700). All’inizio del gioco ogni giocatore vede vicino a sé Bulbasaur, Charmander e Squirtle. Basta resistere alla tentazione di sceglierne uno e allontanarsi da loro per quattro volte consecutive. Al ritorno dalla quarta passeggiata lontano dai tre Pokémon a loro se ne aggiunge un quarto: Pikachu. Prego.

Come funziona Pokémon Go

Per avere la possibilità di trovarsi di fronte a tanti Pokémon diversi fra loro bisogna usare l’applicazione in posti differenti e a orari diversi. Alcuni Pokémon infatti si trovano più facilmente in determinate zone: per esempio vicino all’acqua compariranno più probabilmente Pokémon d’acqua, e di sera o di notte si troveranno Pokémon diversi da quelli incontrati durante il giorno. Non si possono sfidare altri allenatori, e per far combattere i propri Pokémon è necessario trovare una palestra, dove si può sfidare l’allenatore che si trova dentro (è possibile creare una propria palestra raggiunto un certo livello). Durante i duelli i Pokémon non hanno delle “mosse” come nei videogiochi, e il rapporto di forza con l’avversario è determinato dai punti d’attacco (che possono essere aumentati grazie ad alcuni oggetti o ai duelli nelle palestre). Lo scopo ultimo del gioco è cercare di catturare tutti i Pokémon disponibili e di ottenere tutta una serie di medaglie che si vincono dopo aver raggiunto diversi obiettivi, che variano in base al numero e al tipo di Pokémon catturati.

Perché qualcuno già giocava a Pokémon Go in Italia?

C’erano due modi: chi aveva un dispositivo Android poteva scaricando la versione APK, che si scarica fuori dal Play store di Google (e quindi non è del tutto sicura, sarebbe meglio aspettare). Chi invece aveva un iPhone, poteva scaricare legalmente l’app dall’App Store di uno dei paesi in cui era già disponibile: bastava creare un account iOS impostando la residenza in una di queste nazioni, ad esempio Australia o Nuova Zelanda.

Un aggeggio in più

Per aiutare i giocatori di Pokémon Go a trovare Pokémon, Nintendo ha prodotto anche un bracciale bluetooth chiamato Pokémon Go Plus, che consentirà di ricevere notifiche sui Pokémon nelle vicinanze e catturarli senza dover usare il telefono. Pokemon Go Plus è già online ma non è ancora disponibile. È probabile che lo sarà molto presto, magari già dopo il prossimo aggiornamento dell’app.

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Cosa sono i Pokémon e chi li ha inventati

Il sito ufficiale spiega che i Pokémon sono «creature di varie forme e dimensioni che [in un mondo immaginario molto simile a quello vero] vivono nella natura insieme agli esseri umani. La maggior parte dei Pokémon non parla ed è in grado di pronunciare solo il proprio nome». Il nome Pokémon deriva invece dalle parole inglesi “pocket monsters”, mostri tascabili. L’accento sulla E fu messo per evitare che gli anglofoni non pronunciassero quella lettera. Alcuni Pokémon ricordano – nel nome e nell’aspetto – dei veri animali, altri ricordano animali di fantasia (per esempio i draghi) o preistorici, altri sono proprio inventati. Il creatore dei Pokémon è l’informatico giapponese Satoshi Tajiri, che lavorava per Nintendo, la casa di videogiochi che a fine anni Ottanta creò il Game Boy, la più famosa console di videogiochi portatile della storia. Qualche decennio fa tra i bambini del Giappone era particolarmente diffusa l’abitudine di collezionare insetti: Tajiri partì da quel concetto per sviluppare la sua idea. I primi due videogiochi per Game Boy – Pokémon Rosso e Pokémon Verde – uscirono in Giappone nel febbraio 1996. In Occidente arrivarono un paio d’anni dopo, prima negli Stati Uniti e poi in Europa (dove Pokémon Verde diventò Pokémon Blu) Sui Pokémon sono stati fatti un cartone animato dal grande successo, 18 film e 73 videogiochi e si calcola che negli ultimi vent’anni Nintendo abbia venduto 260 milioni di giochi legati ai Pokémon.

Da dove arriva Pokémon Go

L’idea di creare un gioco dei Pokémon ambientato nel mondo reale era nei piani di Nintendo già da parecchi anni. Il primo aprile 2014, la giornata degli scherzi, Google aveva introdotto una nuova finta funzionalità del suo servizio di informazioni geografiche, Google Maps, grazie a cui si potevano trovare e catturare Pokémon sulle mappe: dopo due anni quel servizio-scherzo è diventato una cosa vera. E gigantesca.