• Moda
  • Martedì 17 maggio 2016

Jonathan Saunders è il nuovo direttore creativo di Diane von Furstenberg

A lungo considerato tra i più promettenti stilisti britannici, sostituirà per la prima volta la fondatrice dell'azienda

di Enrico Matzeu – @enricomatzeu

Jonathan Saunders nel 2013
(Samir Hussein/Getty Images)
Jonathan Saunders nel 2013 (Samir Hussein/Getty Images)

Lo stilista scozzese Jonathan Saunders è il nuovo direttore creativo dell’azienda di moda Diane von Furstenberg. La rivista di moda Business of Fashion ha dato per prima la notizia lunedì 16 maggio; ha scritto che Saunders è stato scelto sia dall’amministratore delegato Paolo Riva che da Diane von Furstenberg, fondatrice e presidente del marchio. Saunders dirigerà la linea artistica sia delle collezioni di vestiti che di accessori e profumi. Finora è stata sempre Von Furstenberg a occuparsi della direzione creativa del marchio, facendosi affiancare negli ultimi anni da altri stilisti come Yvan Mispelaere e da Michael Herz. È però la prima volta Von Furstenberg cede completamente e ufficialmente la direzione creativa del marchio a un altro stilista.

Negli ultimi anni infatti l’azienda non sta andando benissimo: Saunders è stato chiamato per rilanciarne l’immagine e lo stile. Von Furstenberg stessa lo ha definito affine alla linea dell’azienda, soprattutto per l’utilizzo dei colori e delle fantasie. Saunders si laureò nel 2002 alla Saint Martins di Londra e il suo lavoro attirò subito l’attenzione della stampa e di altri stilisti che volevano collaborare con lui. Tra questi, Alexander McQueen, che lo contattò nel 2002 dopo aver assistito alla prima sfilata di Saunders alla settimana della moda di Londra. Per lui Saunders disegnò la stampa bird-of-paradise, utilizzata per gli abiti della collezione primavera/estate 2003: fu la più apprezzata e fotografata della stagione e McQueen la ripropose per la primavera/estate nel 2008.

Saunders
Una modella indossa un abito di Alexander McQueen con la stampa “uccelli del paradiso” (bird-of-paradise) disegnata da Jonathan Saunders, Parigi, 5 ottobre 2007 (AP Photo/Jacques Brinon)

Saunders ha lavorato anche da Emilio Pucci, Christian Lacroix e da Chloé, insieme alla direttrice creativa Phoebe Philo, oltre che per la sua linea personale, e collaborato con marchi come Topshop e Target. In quegli anni era considerato tra gli stilisti britannici più promettenti e nel 2004 l’edizione britannica di Vogue gli dedicò una copertina. Nel dicembre 2015 Saunders chiuse il suo marchio personale dopo l’insuccesso delle due ultime collezioni, dicendo di volersi dedicare ad altri progetti. Molti esperti di moda era convinti che sarebbe stato chiamato a sostituire Raf Simons alla guida creativa di Christian Dior.

Diane von Furstenberg è tra le stiliste più famose al mondo e, nonostante sia belga, è considerata una rappresentante della moda americana della seconda metà del Novecento. Studiò economia all’Università di Ginevra e prima di diventare stilista fece molte cose, tra cui lavorare a Parigi con il produttore cinematografico Albert Koski. Iniziò a occuparsi di moda in Italia, collaborando con il produttore di tessuti Angelo Ferretti con cui disegnò i suoi primi abiti. Nel 1969 von Furstenberg si spostò a New York: qui conobbe e frequentò l’artista Andy Warhol, che influenzò molto il suo stile.

Von Furstenberg finì per dedicarsi completamente alla moda e nel 1970 fondò la sua linea di vestiti, incoraggiata anche dalla famosissima giornalista di Vogue Diana Vreeland. È famosa soprattutto per aver inventato, nel 1974 il wrap-dress, l’abito-vestaglia, un vestito corto che si chiude sul davanti con una cintura, proprio come fosse una vestaglia: ha fatto la storia del costume e ogni anno Von Furstenberg lo ripropone in fantasie e stili diversi. Altre caratteristiche del suo stile sono le stampe colorate e spesso geometriche e, più recentemente, il simbolo delle labbra, molto ricorrente nelle fantasie dei suoi prodotti.

Oltre che stilista innovativa, Von Furstenberg è considerata anche un’imprenditrice di successo, soprattutto per l’intuizione di aprire, nel momento in cui i suoi vestiti avevano un grande successo, una linea di cosmetici e profumi. Alla fine degli anni Novanta si occupò anche di editoria e pubblicità e aprì un’agenzia pubblicitaria a Parigi, con cui partecipò come editore a Vanity Fair e fece da consulenza artistica del canale di televendite statunitense QVC.

Oggi, oltre a dirigere il suo marchio, Von Furstenberg è anche presidente della Camera della moda americana. Negli ultimi mesi ha preso posizioni innovative, dicendo che bisogna cambiare le regole delle sfilate della settimana della moda di New York e il modo di presentare le collezioni, per adattarsi alle nuove tempistiche portate dai social network. Per questo a febbraio non ha presentato la sua collezione con una sfilata ma in un appartamento a New York, con un numero ristretto di modelle e invitati.