Nel 2020 compreremo 100 milioni di auto nuove

Sarà il numero più alto di sempre: sono le previsioni di uno studio competente, che scommette ancora sulla crescita cinese

di Andrea Fiorello – @andreafiorello

Auto elettriche in un parcheggio a Hangzhou, in Cina. (Imaginechina via AP Images)
Auto elettriche in un parcheggio a Hangzhou, in Cina. (Imaginechina via AP Images)

Dopo aver raggiunto il record di 87,5 milioni di unità nel 2015, le vendite globali di auto nuove continueranno a crescere sfiorando i 90 milioni quest’anno e raggiungeranno i 100 milioni alla fine del decennio (in Italia nel 2015 si sono vendute un milione e 570 mila automobili). Sono le previsioni fino al 2023 pubblicate in un recente studio dall’analista di IHS Automotive Charles Chesbrough, secondo il quale nei prossimi anni la crescita continuerà a essere alimentata dai mercati emergenti – la Cina in particolare – e raggiungerà un picco del 3,2 per cento annuo nel 2019, per poi rallentare negli anni successivi.

Global Automotive Economics - IHS Automotive Slide 1

Tra gli elementi più importanti che negli anni scorsi hanno spinto la crescita del mercato automobilistico, c’è stato il calo dei prezzi delle materie prime (acciaio, plastica, gomma, vetro e altre) necessarie per costruire le auto, il cui costo è diminuito in media del 51 per cento dal 2011, dopo aver raggiunto il picco massimo di 2.200 dollari a unità nel 2008. Questo calo ha avuto effetti negativi sul settore dell’energia e sui mercati emergenti, ma allo stesso tempo – spiega Chesbrough – ha favorito l’industria automobilistica garantendole maggiori profitti e una migliore elasticità per il futuro.

Anche nei prossimi anni il paese trainante per la crescita automobilistica globale resterà la Cina, che con 21,1 milioni di unità e un aumento del 7,3 per cento nel 2015 è stato il primo mercato. Nonostante l’anno scorso le vendite di auto nuove in Cina siano cresciute meno rispetto al 2014 (+10 per cento) e al 2013 (+16 per cento), IHS ritiene che il rallentamento sia solo temporaneo e che i dati fondamentali restino positivi. Lo studio prevede che tra il 2016 e il 2023 in Cina si venderanno 230 milioni di automobili nuove e che la crescita media annua nel periodo 2015-2023 sarà del 3,5 per cento: superiore al dato mondiale, ma molto sotto a quello del decennio 2005-2015, in cui il mercato automobilistico cinese è cresciuto in media del 16,2 per cento. Secondo IHS, nel 2016 in Cina le vendite di auto nuove cresceranno del 5,5 per cento a 25,5 milioni di unità, grazie ai prezzi bassi, ai ridotti tassi d’interesse sui prestiti e agli incentivi statali sull’acquisto di auto con motori di piccola cilindrata. Il fattore più importante per la crescita cinese, però, resta il rapporto molto basso tra auto e popolazione: 120 veicoli ogni 1.000 abitanti, rispetto ai 275 di Argentina e Messico e agli oltre 800 degli Stati Uniti.

Tra il 2009 e oggi le vendite di auto nuove nel mondo (SAAR, seasonally adjusted annual selling rates) sono cresciute del 61 per cento, mentre in Cina sono aumentate del 202 per cento; come si vede nel grafico qui sotto, escludendo la Cina dal conto totale, la crescita globale sarebbe stata del 35 per cento.

Global Automotive Economics - IHS Automotive Slide 2

Di recente, però, non tutti i mercati emergenti sono andati bene come quello cinese: nel 2015 in Russia le sanzioni economiche hanno fatto crollare il mercato del 36 per cento, mentre il Brasile ha perso il 25,6 per cento a causa della crisi economica.

IHS prevede che nei prossimi anni il mercato automobilistico mondiale continuerà a crescere – come ha fatto dal 2010, dopo due anni di calo dovuto alla crisi finanziaria – e raggiungerà i 100 milioni di unità nel 2020. La crescita relativa avrà un picco del 3,2 per cento nel 2019 e poi comincerà a rallentare, fino a scendere sotto il 2 per cento nel 2022. Secondo lo studio, dopo il 2019 i mercati più “maturi” avranno un potenziale di crescita limitato: esaurita la spinta dell’attuale ripresa, le economie di Europa e USA cominceranno a declinare e in alcuni paesi si avranno saturazione nel numero di veicoli, popolazione in calo e alternative nel trasporto urbano migliori rispetto all’auto di proprietà. Nel 2019, inoltre, IHS prevede che le attuali difficoltà nei paesi emergenti saranno risolte e che le vendite in quei mercati ricominceranno a crescere, spinte dall’aumento dei redditi; il loro progresso, però, non sarà comunque sufficiente per bilanciare il calo di USA ed Europa.