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  • Domenica 20 marzo 2016

I problemi di Tiffany con il dollaro forte

Nell'ultimo anno e mezzo la moneta americana è cresciuta di valore e sono diminuite le vendite verso i turisti stranieri: ma c'entra anche una più ampia crisi dei marchi di lusso

Audrey Hepburn interpreta Holly Golightly davanti alla vetrina del negozio di Tiffany a New York
Audrey Hepburn interpreta Holly Golightly davanti alla vetrina del negozio di Tiffany a New York

Tiffany & Co., l’azienda americana che vende gioielli in tutto il mondo, sta affrontando un calo delle vendite negli Stati Uniti a causa del cambio euro-dollaro e yen-dollaro che dalla fine del 2014 ha ridotto il potere d’acquisto dei turisti, che sono una parte importante della clientela dei negozi americani di Tiffany (il 25 per cento delle vendite sono dovute proprio ai turisti). Il negozio più colpito dalla crisi è stato quello di Manhattan, il primo dei negozi di Tiffany e anche quello più famoso grazie al film Colazione da Tiffany, tratto dall’omonimo romanzo di Truman Capote e interpretato da Audrey Hepburn.

Gli acquisti dei cittadini americani nei negozi Tiffany all’estero hanno in parte alleggerito l’effetto della crisi negli Stati Uniti, ma non abbastanza. Il 48 per cento delle vendite dell’azienda nel 2014 è avvenuto nei punti vendita americani, contro il 12 per cento dei negozi nel resto del mondo. Questo fenomeno si inserisce in una più grande crisi dei marchi di lusso: dal 2014 al 2015 le dieci maggiori aziende del settore (tra cui Prada, Gucci e Cartier) hanno perso il 6 per cento del loro valore, equivalente a circa 6 miliardi di euro. Nello stesso anno le vendite nette di Tiffany in tutto il mondo sono calate del 3 per cento, cioè di circa 3,6 miliardi di euro.

Quartz ha realizzato un grafico per mostrare il declino delle vendite di Tiffany nei negozi degli Stati Uniti, con le percentuali di crescita che hanno raggiunto un valore negativo alla fine del 2015.

L’amministratore delegato di Tiffany, Frédéric Cumenal, non si aspetta una ripresa nei prossimi mesi e prevede che il calo dei profitti in questo trimestre sarà maggiore di quanto previsto. Il numero dei negozi di Tiffany però è in crescita: alla fine di gennaio 2016 i punti vendita erano 307 in tutto il mondo (di questi 8 sono in Italia), mentre un anno fa erano 295. Il 21 marzo ci sarà l’inaugurazione del primo negozio di Tiffany a Venezia, in calle Vallaresso.

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