Limitless e l’uso del 100 per cento del cervello

Il film con Bradley Cooper è basato su una vecchia leggenda metropolitana, smentita dalla scienza

Stasera alle 21.15 andrà in onda su Rai Movie il film Limitless, diretto da Neil Burger e con Bradley Cooper nel ruolo del protagonista. Limitless racconta la storia di Eddie Morra, che all’inizio del film è uno scrittore di scarso successo che non riesce a scrivere nemmeno la prima pagina del suo prossimo libro. Morra incontra per caso il fratello della sua ex moglie che gli propone di usare una nuova droga per trovare ispirazione per il libro: il farmaco si chiama NZT-48 e permette di utilizzare pienamente il cervello umano. Il film sostiene infatti che normalmente le persone utilizzino solo il 20 per cento del proprio cervello: con il farmaco invece Morra riesce a sfruttare la sua mente al 100 per cento; finisce il romanzo in 4 giorni e inizia ad investire in borsa centuplicando i suoi soldi in poche settimane.

Il film si basa però su una leggenda metropolitana. In realtà utilizziamo molto di più del 20 per cento del nostro cervello: lo usiamo tutto. Il rombencefalo e il cervelletto, che controllano le funzioni autonome del corpo come il respiro e l’equilibrio, costituiscono da soli già il 12 per cento del cervello e sono assolutamente necessari per vivere. Se veramente non utilizzassimo una parte del nostro cervello, poi, andrebbero in decadimento buona parte delle cellule che la costituiscono: col tempo ci saremmo accorti – nelle autopsie dei cadaveri, per esempio – che più di metà del cervello era già morta. Inoltre gli studi scientifici riportano che non ci sia area del cervello che, se danneggiata, non riduca le capacità degli individui: probabilmente una persona che non utilizza l’80 per cento del proprio cervello non sarebbe in grado di leggere o di comprendere i suoni attorno a sé. In ultimo, le risonanze magnetiche permettono di monitorare il livello di attività delle varie aree del cervello e hanno dimostrato che anche quando dormiamo le utilizziamo tutte.