Imparare a scrivere senza guardare la tastiera è inutile?

Secondo uno studio, chi guarda lo schermo e usa dieci dita non è necessariamente più veloce di chi scrive goffamente con due dita

di Fred Barbash - Washington Post

(Hulton Archive/Getty Images)
(Hulton Archive/Getty Images)

È possibile che i vostri genitori a un certo punto vi abbiano costretto a seguire corsi di dattilografia, quando eravate piccoli: probabilmente l’insegnante non era troppo simpatica, gli esercizi erano stupidi, e voi non avevate intenzione di diventare dattilografi professionisti. Ma vi avevano detto che quello sforzo sarebbe servito a qualcosa, un giorno. Quando però siete arrivati nel vostro primo ufficio, e avete visto che il collega di fianco a voi riusciva a scrivere alla vostra stessa velocità – se non più velocemente – usando solo due dita invece di dieci, avete capito che quel corso era stato tempo sprecato.

Per voi ormai è troppo tardi, ma potrebbe non esserlo per i vostri figli. Un recente studio dimostra infatti che le persone comuni (cioè quelle che non riescono a infrangere la barriera delle 120 battute al minuto) che hanno imparato a scrivere al computer senza guardare la tastiera non sono necessariamente più veloci o precise di quelle che hanno sviluppato con il tempo un metodo personale. E non fa differenza che usiate dieci, cinque, o sei dita mentre scrivete: il risultato, in media, sarà lo stesso.

La scoperta è stata fatta da alcuni ricercatori della Aalto University in Finlandia, che però hanno condotto i test su un campione molto ristretto. I ricercatori hanno studiato le abitudini di scrittura al computer di trenta persone usando un sistema ottico per la rilevazione dei movimenti, con l’obiettivo di distinguere i diversi metodi con cui le persone usavano le mani, oltre che per studiarne la velocità. Alcune persone hanno usato due dita per mano, e altre quattro o cinque. I giocatori di videogame avevano abitudini particolari che riproducevano anche quando scrivevano al computer, per esempio usare il pollice sinistro per la barra spaziatrice, una pratica sempre più consolidata grazie al sempre più diffuso uso del mouse, che di solito viene manovrato con la mano destra, per i videogame. In ogni gruppo i ricercatori hanno scoperto che alcune persone digitavano più velocemente di altre, fino a 79 parole al minuto, indipendentemente dal fatto che avessero imparato a scrivere senza guardare la tastiera e usando dieci dita, o che avessero sviluppato autonomamente un loro metodo. Gli autodidatti che non seguivano il metodo “tradizionale” in effetti tendevano a guardare più la tastiera che lo schermo, ha raccontato in un’intervista Anna Feit, co-autrice dello studio. Ma in generale tra i due metodi non c’era differenza in termini di velocità e precisione.

Un avvertimento per i bambini: è importante precisare che se non ci si abitua a scrivere da soli i compiti al computer – e se lo si fa fare a genitori o amici – non si svilupperà mai un proprio metodo di scrittura, e quindi si avranno comunque difficoltà. E i videogiochi non contano.

Imparare a scrivere al computer senza guardare la tastiera e usando dieci dita è uno spreco di tempo e soldi, quindi? «Credo sia un ottimo sistema se avete tempo e voglia da investirci», ha detto Feit. «Se il vostro obiettivo è scrivere 100 o 120 parole al minuto, vi consiglierei di sicuro di imparare uno dei metodi per scrivere senza guardare la tastiera. Se invece vi serve solo per lavorare in ufficio e scrivere email o relazioni, credo ci siano modi più efficaci per migliorare: usando il proprio metodo e facendo caso ad altri particolari. Per esempio tenere le mani ferme e non muoverle verso i tasti». Perché quello che conta, come hanno scoperto i ricercatori, non è se avete seguito un corso o meno, ma se mentre scrivete muovete le mani o, come invece dovreste fare, solo le dita. «Le persone che scrivono più velocemente sono quelle che hanno imparato a tenere le mani fisse in una posizione, e usano lo stesso dito per digitare una certa lettera». È questo il segreto, ha detto Feit.

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