Le nuove bambole Barbie, più realistiche

Rispondendo alle critiche degli ultimi anni, Mattel ha aggiunto al modello classico tre nuove versioni: "curvy", "petite" e "tall"

(Mattel)
(Mattel)

Sono state prodotte tre nuove versioni di Barbie, la famosa bambola realizzata dall’azienda californiana Mattel. I nuovi modelli, a differenza di quelli classici, hanno proporzioni fisiche e taglie più realistiche: in passato l’azienda era stata criticata per avere proposto un canone di bellezza legato all’eccessiva magrezza, che secondo i detrattori avrebbe contribuito a diffondere e radicare modelli sbagliati e pericolosi per la salute tra le bambine. Le tre nuove versioni saranno messe in vendita nel corso delle prossime settimane e sono già disponibili per essere preordinati nel negozio online di Mattel (che consegna anche in Italia). I nomi dei nuovi modelli di barbie sono “curvy” (“formosa”), “petite” (“minuta”) e “tall” (“alta”).

Seppure di poco, le proporzioni della Barbie classica erano già cambiate negli ultimi anni, in seguito ad alcuni aggiustamenti decisi da Mattel che aveva accolto alcune delle critiche alla sua bambola eccessivamente longilinea. L’azienda ha comunque sempre sostenuto di offrire un modello femminile positivo e moderno, dimostrato dalle varie versioni di Barbie disponibili, con professioni di ogni tipo dal medico alla donna di affari, passando per Barbie astronauta (anche se è stato osservato che le Barbie che fanno lavori “prestigiosi” costano di più di quelle che fanno lavori meno qualificanti). Uno dei dirigenti dell’azienda alcuni anni fa sostenne che il corpo della bambola era fatto in quel modo “non per essere realistico, ma per permettere alle bambine di svestirla e rivestirla più facilmente”.

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Intorno al 2014 le critiche – spesso riprese sui social network con campagne spontanee di vario tipo – portarono Mattel a rivedere la propria posizione. Evelyn Mazzocco, a capo del marchio Barbie, incaricò un gruppo di lavoro di progettare una nuova serie di modelli da affiancare a quello classico, proprio per offrire bambole esteticamente più realistiche. Curvy, petite e tall sono il risultato di quel lavoro e saranno vendute in vari set, spesso insieme, per far comprendere meglio il valore della diversità e dell’essere a proprio agio con il proprio aspetto.

Per Mattel si tratta comunque di un’importante opportunità di marketing: Barbie con misure diverse comportano la vendita di più accessori e di vestiti con taglie di vario tipo. Questo dovrebbe contribuire a rilanciare le vendite della bambola, che esiste da quasi 60 anni e che negli ultimi anni ha avuto un calo sensibile nelle vendite.