Come si sente Monica Cirinnà prima della discussione del ddl Cirinnà

«Sento un peso enorme, quello della felicità degli altri», «Che si vuole mediare? Un diritto o c'è o non c'è»

Monica Cirinnà (Roberto Monaldo / LaPresse)
Monica Cirinnà (Roberto Monaldo / LaPresse)

Su Repubblica c’è un’intervista alla senatrice Monica Cirinnà, prima firmataria del ddl sulle unioni civili che comincerà a essere discusso al Senato il prossimo 28 gennaio. Quando le viene chiesto come si sente o se la notte riesce a dormire, ha risposto:

«Molto poco, devo dire. La sera, fino a tardi, mi arrivano messaggi pieni di aspettative: “Monica, non mollare, Monica sei la nostra speranza, Monica voglio vivere qui, nel mio paese, non voglio sposarmi in Inghilterra o in Spagna”. Sento un peso enorme, quello della felicità degli altri, una felicità che io ho già, perché vivo con l’uomo che amo (…)»

Quando le viene chiesto se la parola “mediazione” le piace, facendo riferimento a una eventuale mediazione sul testo finale del ddl, Cirinnà dice:

«Ad una settimana dalla discussione del disegno di legge mi fa tremare i polsi. Che si vuole mediare? Un diritto o c’è o non c’è. Ma so che qualcuno può tirare i fili più in alto di me. Non ho dubbi su Renzi, Boschi e Orlando, su loro no. Ma in questo Parlamento io sono solo la formica che ha portato a casa tutti i chicchi di grano che poteva».