Twitter toglierà il limite dei 140 caratteri?

Il social network sta sperimentando un sistema per portare il limite a 10mila caratteri, dice Re/code, e il suo CEO ha dato qualche indizio

(Getty Images)
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Twitter sta lavorando a una nuova opzione che consentirà di pubblicare tweet che superano il limite dei 140 caratteri, la caratteristica più conosciuta del social network cofondato nel 2006 da Jack Dorsey. La notizia è stata pubblicata dal sito Re/code, di solito molto ben informato sulle cose che succedono all’interno di Twitter, e in seguito all’articolo lo stesso Dorsey ha fatto intendere in un tweet che presto saranno aggiunte nuove funzioni per andare oltre il limite dei 140 caratteri. Del resto, di questa possibilità si era già parlato alla fine dello scorso dicembre, anche se non c’erano state conferme dirette da parte da Twitter.

Stando alle informazioni raccolte da Re/code, il limite massimo sarà esteso a 10mila caratteri, lo stesso applicato già da tempo per i messaggi diretti che gli iscritti al social network si possono mandare privatamente. La funzione è ancora in fase di test e diverse cose potrebbero cambiare nelle prossime settimane, ma il sistema dovrebbe più o meno ricordare quello già adottato da Facebook per la sua sezione Notizie (“News Feed”): nella timeline di Twitter i tweet più lunghi saranno mostrati come quelli classici da 140 caratteri, ma con un tasto che invita a espanderli per leggere il resto del contenuto. In questo modo la timeline di Twitter non dovrebbe cambiare più di tanto, mantenendo la sua dinamicità (rispetto a Facebook, su Twitter si leggono i post più velocemente, proprio per la loro brevità e il fatto di essere uno in fila all’altro).

I test sono ancora in corso e non è chiaro quando il nuovo sistema sarà messo a disposizione di tutti gli iscritti. Secondo Re/code, la nuova funzione potrebbe essere pronta per la fine del prossimo marzo. Molto dipenderà dall’esito delle prove che saranno condotte nelle prossime settimane, e che potrebbero coinvolge un ristretto numero di iscritti, come accade spesso quanto Twitter sperimenta qualcosa di nuovo.

Jack Dorsey ha pubblicato su Twitter lo screenshot di un testo, molto più lungo di un tweet, per chiarire alcune cose in seguito alla notizia data da Re/code. Nel suo tweet, spiega che il limite dei 140 caratteri continuerà a esistere e a essere in primo piano rispetto a qualsiasi altra opzione, aggiungendo che ci saranno comunque alcuni aggiustamenti.

Dorsey ammette che da tempo molti utenti superano il limite in modi creativi, per esempio facendo screenshot di testi più lunghi da pubblicare sotto forma di immagine, eludendo il limite dei 140 caratteri. Il sistema è però macchinoso e, soprattutto, non rende possibile la ricerca all’interno del testo, che non può nemmeno essere copiato e incollato da altre parti. Nel suo tweet, Dorsey non dà alcuna informazione sul nuovo sistema, ma promette comunque che ci sarà qualche novità su questo tema.

L’esperto di tecnologia di Slate, Will Oremus, scrive che la nuova funzione potrebbe non essere legata strettamente al fatto di poter scrivere tweet più lunghi, ma di avere contenuti ospitati direttamente su Twitter al posto dei classici link con anteprima che rimandano ad altri siti. Se così fosse l’iniziativa di Twitter sarebbe simile a Instant Articles, la nuova funzione di Facebook che consente agli editori di pubblicare i loro articoli sfruttando le risorse del social network, rendendo praticamente istantaneo il caricamento delle pagine e migliorando l’esperienza di lettura. Facebook confida di ottenere ricavi pubblicitari da questa iniziativa e Twitter potrebbe applicare un modello simile.

A ottobre Jack Dorsey è tornato a essere ufficialmente il CEO di Twitter, incarico che aveva ricoperto già tra il 2007 e il 2008 e temporaneamente nell’estate in attesa di essere confermato dal consiglio di amministrazione. In questi mesi si è dato da fare per rilanciare il social network, che sta faticando a ottenere nuovi iscritti e a generare ricavi attraverso la pubblicità, cosa che preoccupa gli investitori con cali delle prestazioni del suo titolo in borsa.

Twitter ha la necessità di attirare un maggior numero di utenti e, soprattutto, di mantenere il loro interesse dopo le prime volte che lo utilizzano. Per imparare a usare il social network occorre tempo e molti ci rinunciano, preferendo sistemi più intuitivi come Facebook dove si resta più facilmente in contatto con gli amici e si possono pubblicare contenuti di vario tipo, senza avere limitazioni per quanto riguarda la lunghezza dei testi. La rimozione del limite su Twitter potrebbe giovare, ma al tempo stesso potrebbe scontentare gli utenti più affezionati, che gradiscono soprattutto la brevità e l’immediatezza del servizio.