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  • Martedì 22 dicembre 2015

Cosa sta succedendo a Sangin, Afghanistan

I talebani hanno attaccato e si combatte da almeno due giorni, ma ci sono notizie contrastanti: anche sul ruolo della NATO nella zona

Due soldati afghani nella provincia di Helmand, 21 dicembre 2015 (NOOR MOHAMMAD/AFP/Getty Images)
Due soldati afghani nella provincia di Helmand, 21 dicembre 2015 (NOOR MOHAMMAD/AFP/Getty Images)

Tra domenica e lunedì parte della città di Sangin – nella provincia di Helmand, in Afghanistan – è stata occupata dai talebani dopo due giorni di combattimenti in cui sono morti più di 90 soldati. I talebani hanno occupato diversi edifici governativi e hanno circondato la sede delle forze di sicurezza afghane. I funzionari del governo hanno fatto sapere che le loro forze militari, compresa l’aviazione, stavano combattendo per riprenderne il controllo: ma ci sono notizie contrastanti su chi controlla l’intero quartiere e la situazione non è molto chiara.

I talebani – un gruppo di fondamentalisti religiosi che ha governato l’Afghanistan dal 1994 al 2001 – sono contrastati sia dalle forze di sicurezza afghane che dalla NATO, presente nel paese con circa 12 mila soldati stranieri, soprattutto statunitensi e britannici. L’operazione della NATO si chiama “Resolute Support” ed è centrata su addestramento, consulenza e assistenza delle forze armate afghane. La situazione a Sangin si è aggravata dopo che ieri, lunedì 21 dicembre, dei kamikaze hanno ucciso sei soldati della NATO all’aeroporto di Bagram, vicino a Kabul, dove si trova la più grande base statunitense nel paese. È stato uno degli attacchi peggiori contro la NATO dall’inizio di quest’anno.

Dopo l’attacco e l’assedio di Sangin, il ministero della Difesa britannico ha fatto sapere che alcune truppe sono state schierate nella zona per aiutare le forze locali, ma anche che non avrebbero avuto alcun ruolo nei combattimenti. Il Times e il Wall Street Journal hanno scritto però che sono stati mandati sul posto soldati del corpo speciale da combattimento dell’esercito britannico SAS (Special Air Service) e di quello degli Stati Uniti, per aiutare gli afghani a riconquistare il terreno perso nella provincia. Il ministero della Difesa britannico non ha voluto fare commenti sulle eventuali operazioni del SAS.

Sangin, scrivono sia BBC che Guardian, è diventato un simbolo negativo per il Regno Unito. Nella provincia di Helmand in questi anni sono morti più di 900 soldati della coalizione internazionale e più di 100 erano soldati britannici. Il Regno Unito ha consegnato la città alle forze statunitensi nel 2010 e la NATO ha concluso la sua missione di combattimento in Afghanistan lo scorso anno. La notizia delle nuove operazioni a Sangin sta facendo discutere di nuovo i media e la popolazione sul ruolo e l’opportunità in generale della presenza dell’esercito britannico in Afghanistan.

SanginSangin è molto importante strategicamente, perché collega la capitale della provincia di Helmand – Lashkar Gah, a est – ai distretti settentrionali. Averne il pieno controllo significherebbe tagliare una linea di comunicazione e alimentazione importante per le forze afghane dalla capitale mentre significherebbe, per i talebani, ottenere il controllo della redditizia produzione di oppio e di traffico di stupefacenti della zona. La conquista dei talebani di Sangin potrebbe quindi diventare la seconda più importante vittoria militare dei talebani dall’inizio della guerra, nel 2011.

Alla fine di settembre i talebani avevano conquistato la città di Kunduz, città che si trova a poca distanza dal Tagikistan e che è quindi ritenuta strategica per avere più facilmente contatti e scambi oltre il confine. Se ne era parlato molto anche perché durante gli scontri si era verificato il bombardamento dell’ospedale di Medici Senza Frontiere presente in città, che aveva causato la morte di 22 persone tra medici e pazienti.