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  • Domenica 6 dicembre 2015

L’articolo del NYT sui morti per armi da fuoco, col titolo che cambia ogni 3 secondi

Fa un paragone piuttosto impietoso con il bassissimo tasso di mortalità per la stessa causa in altri paesi occidentali

La sezione The Upshot del sito del New York Times – che si occupa spesso di grafici e statistiche ed è stata aperta in seguito al successo del Wonkblog sul Washington Post – ha pubblicato un articolo sulle statistiche delle morti per armi da fuoco negli Stati Uniti paragonate a quelle di altri paesi. La particolarità dell’articolo – pubblicato in occasione della strage di San Bernardino, in California, nella quale sono state uccise 14 persone – è che il titolo cambia ogni 3 secondi circa: a cambiare è il paese usato come termine di paragone, per mostrare la sproporzione del numero di persone che ogni anno muoiono negli Stati Uniti a causa di un’arma da fuoco, cioè 31 ogni milione di abitanti.

Lo scopo di The Upshot è quello di mostrare che in altri paesi ugualmente sviluppati il tasso di morti per arma da fuoco è molto basso, e corrispondente a quello di cause di morte considerate molto rare negli stessi Stati Uniti (esempio: «In Nuova Zelanda le morti per arma da fuoco sono comuni quanto quelle causate negli Stati Uniti dalla caduta da una scala»: 1,5 morti ogni milione di persone). Per fare un paragone: in Italia il numero di omicidi avvenuti con arma da fuoco nel 2012 – anno a cui risale l’ultimo rapporto dell’istituto EURES – era di circa 4,4 ogni milione di persone.

Oltre a sottolineare il paragone con altri paesi, l’articolo di The Upshot riporta dati piuttosto impressionanti: come ad esempio il fatto che nonostante in Francia 130 persone siano morte per attacchi da arma da fuoco nel corso degli attentati terroristici di Parigi, in Francia il numero di morti per arma da fuoco ogni milione di persone sarà comunque più basso di quello degli Stati Uniti.