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  • Giovedì 19 novembre 2015

L’Indonesia ha fatto una campagna contro l’AIDS sbagliata nel peggior modo possibile

A causa di un errore ortografico una campagna di sensibilizzazione ha detto il contrario di quello che voleva

(Twitter)
(Twitter)

Negli ultimi giorni il ministero della Salute dell’Indonesia ha diffuso dei manifesti su cui c’era scritto che l’HIV – il virus che causa l’AIDS – si può trasmettere attraverso le zanzare, attraverso l’acqua o anche solo tramite uno starnuto. Non è ovviamente così. È stato un errore: su quei manifesti il ministero della Salute si è dimenticato la parola “NON”: intendeva scrivere che l’HIV non si può trasmettere in quei modi, ne è venuto fuori il contrario. Come spiega l’UNICEF, «l’HIV si trasmette attraverso lo scambio di fluidi corporei infetti, in qualsiasi stadio della malattia. Sangue, liquido seminale, secrezioni vaginali e latte materno sono fluidi che possono veicolare efficacemente il virus. La saliva non è fra questi».

L’errore del ministero della Salute è particolarmente grave perché la campagna per cui i manifesti sono stati creati aveva proprio l’obiettivo di smentire false credenze sull’AIDS, ed è invece finito per rinforzarle. Sui manifesti sarebbe bastata – e invece non c’era – una negazione che accompagnasse le parole “Menular Melalui”, che significano “contagiosa attraverso”. I manifesti sono stati affissi in diversi luoghi di Jakarta, la capitale dell’Indonesia. AFP ha scritto che prima di accorgersi dell’errore e ritirare i manifesti le autorità indonesiane ne avevano già diffusi diverse centinaia.

Muhammad Subuh, portavoce del ministero della Salute indonesiano, si è scusato per l’errore ma ha dato la colpa dell’errore alla società che ha stampato i poster che si è dimenticata di far vedere al ministero la versione definitiva dei manifesti. Le Nazioni Unite stimano che in Indonesia ci siano circa 660mila persone con l’HIV: Subuh ha parlato dell’errore dicendo “non tutti i mali vengono per nuocere”: secondo lui l’errore, e il grande parlarne che se n’è fatto, hanno avuto proprio l’effetto che la campagna voleva avere.