• Moda
  • Lunedì 16 novembre 2015

Storia e successo delle O bag

Cioè le coloratissime borse di gomma che vedete ovunque: sono nate 4 anni fa e sono prodotte da un marchio italiano

Le borse in gomma coloratissime che negli ultimi tempi avrete visto ovunque – probabilmente ne possedete già una – si chiamano O bag e sono realizzate del marchio italiano Full Spot. L’azienda, nata nel 2009 a Padova, era inizialmente specializzata negli O clock, orologi sempre coloratissimi e in gomma, con cassa e cinturino intercambiabili, al costo di 19 euro l’uno. Nel 2011 Full Spot iniziò a fabbricare anche le borse, mantenendo centrale l’idea di personalizzarle il più possibile con componenti e accessori sostituibili. Cinque anni dopo, le O bag sono esportate in più di 50 paesi, Full Spot ha un fatturato di circa 20 milioni di euro l’anno, e progetta di aprire in Italia e all’estero nuovi negozi monomarca.

Full Spot, fondata a Padova da Michele Zanella e altri soci, iniziò ad avere un certo successo abbastanza presto, quando nel 2010 presentò gli O clock al Salone del Mobile di Milano, l’importante fiera internazionale dedicata all’arredo e al design. Partecipò allora anche ad altre manifestazioni simili a Parigi, Berlino, Tokyo, Las Vegas e Sidney. Nel 2011 iniziò a produrre le O bag: sono tutte in gomma eva (un tipo di gomma resistente e lavabile) e si possono personalizzare secondo i propri gusti, scegliendo colori, manici e accessori, che variano in base alla stagione. Una versione base costa circa 75 euro, ma il prezzo aumenta con accessori più pregiati, come il bordo in vera pelliccia, che costa da solo 80 euro.

Full Spot ha ulteriormente diversificato la sua offerta: ora vende anche braccialetti, occhiali da sole e altri modelli di borse, ma la O bag rimane il prodotto di punta. L’azienda ha scelto di mettere davanti al nome di ogni creazione la lettera “O” per creare un legame tra un prodotto e l’altro e rendere riconoscibile il marchio. Inoltre, spiega l’azienda: «La O richiama un cerchio, la forma della perfezione e quella del quadrante dell’O clock, il primo prodotto lanciato da Full Spot».
Tutte le collezioni vengono prodotte in Italia: il design è affidato allo studio milanese Laboratorio Quattro; la gomma eva è fornita dall’azienda marchigiana Finproject; a Padova ci sono gli uffici amministrativi e i macchinari per gli stampi dei prodotti, che vengono poi realizzati nelle aziende di Piove di Sacco, in provincia di Padova, e di Brescia.

Le O bag si possono comprare nei rivenditori autorizzati, sul loro sito e nei negozi monomarca, su cui l’azienda ha puntato molto nell’ultimo periodo: ora in Italia che ne sono 124 (di cui 19 aperti tra agosto e ottobre 2015) e una cinquantina nel resto del mondo (come in Giappone, Corea del Sud, Nuova Zelanda, Emirati Arabi, Canada, Messico, Australia, Sud Africa, Stati Uniti e Russia). Grazie a questo sviluppo il fatturato è più che triplicato rispetto all’anno precedente, e ha raggiunto i 20 milioni di euro. Il 22 settembre di quest’anno è stato anche aperto a Padova il primo flag-ship store, cioè il negozio più importante e identitario del marchio. Full Spot prevede di avere entro la fine dell’anno 140 punti vendita monomarca in Italia; a novembre ne apriranno altri 12, tra cui uno in Corso Buenos Aires a Milano e uno a Roma in via Cola di Rienzo.

Michele Zanella, fondatore e direttore generale di Full Spot, ha spiegato che la società vuole continuare ad espandersi: «I nostri obiettivi per il 2016 si concentrano su un importante sviluppo retail [cioè l’apertura di nuovi negozi, ndr] sia all’estero, con un centinaio di franchising, che in Italia, dove contiamo di arrivare a 250 negozi monomarca». Una delle ultime iniziative è di donare il ricavato della vendita di un bracciale, l’O bracelet knot, a Pink is Good, un progetto della Fondazione Veronesi a favore della ricerca e della prevenzione del tumore al seno.