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  • Giovedì 12 novembre 2015

Gli arresti per terrorismo in Europa

Sedici persone sono state arrestate in diversi paesi, tra cui l'Italia, con l'accusa di far parte di un'organizzazione terroristica che progettava attentati in Norvegia e in Medio Oriente

Il mullah Krekar (al centro), su un furgone della polizia il 27 marzo 2012 a Oslo, in Norvegia. (Hakon Mosvold Larsen/AFP/Getty Images)
Il mullah Krekar (al centro), su un furgone della polizia il 27 marzo 2012 a Oslo, in Norvegia. (Hakon Mosvold Larsen/AFP/Getty Images)

Questa mattina, durante un’operazione congiunta di diversi corpi di polizia in Italia, Svizzera, Regno Unito, Norvegia e Finlandia, sono state arrestate 16 persone accusate di far parte di un’associazione terroristica chiamata Rawti Shax e legata allo Stato Islamico (o ISIS). Sette persone sono state arrestate in Italia – a Bolzano e a Merano (in provincia di Bolzano) – quattro nel Regno Unito, tre in Norvegia, una in Finlandia e per una persona è stato chiesto alla Svizzera di eseguire l’arresto. Tutte le 16 persone arrestate sono accusate di terrorismo internazionale e sono originarie o del Kurdistan iracheno o del Kosovo. L’operazione di oggi, denominata JWeb, è stata guidata dal ROS, il nucleo investigativo dei Carabinieri che si occupa anche di terrorismo, e coordinata da Eurojust, l’agenzia dell’Unione Europea per il coordinamento delle indagini internazionali.

Durante una conferenza stampa a Roma, il comandante del ROS Giuseppe Governale ha spiegato che l’organizzazione Rawti Shax è stata creata da Najmuddin Farah Ahmad, conosciuto anche come mullah Krekar, 59enne curdo iracheno residente in Norvegia e già fondatore di un’organizzazione jihadista vicina ad al Qaida. Secondo il ROS, Krekar – che già da tempo si trova in carcere in Norvegia con accuse legate al terrorismo – aveva creato un’organizzazione che svolgeva attività di reclutamento online: nascondeva le attività illecite presentandole come attività di proselitismo religioso. Le persone arrestate fanno parte di Rawti Shax: Governale ha detto che hanno partecipato all’organizzazione di attentati in Medio Oriente e in Norvegia contro diplomatici norvegesi e britannici al fine di ottenere condizioni carcerarie meno dure per il mullah Krekar (non è chiaro in che modo avrebbero potuto farlo). Nel corso dei tre anni di indagini che hanno portato agli arresti di oggi, ha spiegato Governale, almeno 5 persone sono state reclutate dall’organizzazione per andare a combattere in Siria. Governale ha specificato più volte che Rawti Shax non stava preparando attentati in Italia, come invece è stato riportato dalla maggior parte dei quotidiani italiani questa mattina.

Il Corriere della Sera ha pubblicato alcune delle intercettazioni fatte durante le indagini e diffuse oggi dai Carabinieri.

Il procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo ha spiegato durante la conferenza stampa che le indagini sono iniziate diversi anni fa quando il gruppo Ansar al Islam – considerato dall’ONU un’organizzazione terroristica vicina ad Al Qaida – fu sconfitto militarmente nel Kurdistan iracheno provocando la dispersione dei suoi membri in Europa. Capaldo ha spiegato che Krekar ha costruito la nuova organizzazione in modo che apparisse come lecita e che fosse in grado di nascondere le attività illecite, che lui stesso dirigeva da Oslo. Per opportunità politica, ha spiegato Capaldo, Rawti Shax si è affiliata poi allo Stato Islamico.