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  • Venerdì 30 ottobre 2015

L’invasione di alghe sulle spiagge del Mar dei Caraibi

Dallo scorso luglio diffondono molta puzza in alcune delle località turistiche più frequentate e famose al mondo

Le alghe sulla spiaggia di Akumal, a sud di Cancun
(Joshua Partlow - For The Washington Post)
Le alghe sulla spiaggia di Akumal, a sud di Cancun (Joshua Partlow - For The Washington Post)

Dallo scorso luglio grandi quantità di alghe brune non velenose, note come sargassum, sono state trasportate dalla corrente fino alle coste del Messico, delle isole e degli stati che si affacciano sul Mar dei Caraibi. Le alghe hanno coperto la superficie di mare più vicina alla costa, fino a invadere le spiagge delle località turistiche di mare più frequentate e famose. In alcune zone – come ad Antigua, nelle Piccole Antille – i cumuli di alghe sono cresciuti a tal punto che alcuni abitanti sono stati costretti ad abbandonare le loro case.

Alghe Messico WP

Le alghe sulla spiaggia di Akumal, a sud di Cancun
(Joshua Partlow – For The Washington Post)

La puzza delle alghe in decomposizione – e quella dei pesci e delle tartarughe che vi sono rimasti impigliati e che sono morti – stanno provocando gravi disagi e danni, soprattutto al turismo. «Le spiagge sono quello che noi vendiamo in tutto il mondo e ciò da cui noi dipendiamo, direttamente o indirettamente, per tutto il nostro reddito», ha spiegato per esempio José Eduardo Mariscal de la Selva, direttore generale del dipartimento marittimo di Cancun.

Dallo scorso luglio il governo del Messico ha speso milioni di pesos per affrontare il problema e si è mobilitato in vaste operazioni di pulizia. Lungo la costa dello stato di Quintana Roo – che comprende, tra gli altri, i territori di Cancun, Chetumal, Playa del Carmen e San Miguel de Cozumel– sono stati assunti 5 mila lavoratori che in turni di quattro ore al giorno hanno rastrellato le alghe lungo le coste. Ci sono anche diverse proposte alternative per affrontare il problema: installare barriere galleggianti per arginare l’arrivo delle alghe alle spiagge e utilizzare pompe idrauliche per rimuoverle, per esempio. E ci sono diverse proteste dei gruppi ambientalisti per l’uso di ruspe e altri mezzi pesanti per spostare le montagne di alghe dalle spiagge, visto che questi mezzi stanno causando danni alle specie che vivono in quell’ambiente. Le autorità dicono comunque che le alghe raccolte potranno essere utilizzate per fortificare le dune di sabbia o per essere trasformate in fertilizzanti per parchi e giardini pubblici.

Il Sargassum è un genere di alga, phylum Heterokontophyta, appartenente alla classe delle alghe brune. Dà il nome al Mar dei Sargassi, dove questa specie è particolarmente diffusa: si tratta di alghe che possono raggiungere anche molti metri di lunghezza, ma che non mai state considerate particolarmente nocive perché costituivano un habitat galleggiante per tartarughe, pesci e uccelli. I livelli di crescita di sargassum hanno cominciato ad aumentare in modo massiccio circa cinque anni fa. La marina messicana con i suoi oceanografi sta monitorando la situazione e sta cercando di capire che cosa abbia provocato questa anomalia: per ora, non si è ancora arrivati a una spiegazione.