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  • Domenica 18 ottobre 2015

L’incendio sotterraneo di St. Louis, vicino ai rifiuti nucleari

Va avanti almeno da cinque anni in una discarica del Missouri: le autorità locali hanno preparato un piano di emergenza

La discarica Bridgeton nei pressi di Saint Louis, Missouri, Stati Uniti - 13 agosto 2014 (AP Photo/St. Louis Post-Dispatch, Jacob Barker, File)
La discarica Bridgeton nei pressi di Saint Louis, Missouri, Stati Uniti - 13 agosto 2014 (AP Photo/St. Louis Post-Dispatch, Jacob Barker, File)

A St. Louis, in Missouri negli Stati Uniti, un incendio sotterraneo che brucia lentamente da anni potrebbe raggiungere una discarica di rifiuti nucleari della Guerra fredda, causando la produzione di fumi tossici pericolosi per la città. I rifiuti si trovano a meno di 370 metri dall’incendio e le autorità locali parlano di un potenziale “evento catastrofico” nel caso in cui il materiale radioattivo vada a fuoco. L’area di stoccaggio si chiama Bridgeton Landfill e si trova a pochi chilometri di distanza dal principale aeroporto di St. Louis: le prime notizie dell’incendio risalgono a cinque anni fa, ma se ne è tornato a parlare negli ultimi giorni in seguito alla diffusione del piano di emergenza elaborato dalle autorità locali nell’evenienza di una contaminazione.

Il capo dell’amministrazione locale, Steve Stenger, ha detto che il piano “non indica un pericolo imminente”, aggiungendo che è “dovere del governo della contea proteggere la salute e la sicurezza della cittadinanza di Saint Louis”. Republic Services, l’azienda proprietaria della discarica, minimizza e dice che grazie ad alcuni pozzi di intercettazione – strutture sotterranee che imprigionano i gas – e ad altri sistemi di sicurezza l’incendio resterà separato dai rifiuti nucleari. Secondo il portavoce dell’azienda, Russ Knocke, “i funzionari della contea e i responsabili delle emergenze hanno l’obbligo di preparare piani per diverse eventualità, anche per le più remote” e ha poi aggiunto che “la discarica è al sicuro ed è tenuta costantemente sotto controllo”.

Non è ancora chiaro che cosa abbia causato l’incendio, che brucia lentamente da almeno cinque anni. Inizialmente le persone che abitano nella zona si era lamentate per l’odore che proveniva dalla discarica e che – si scoprì in seguito – era causato dalla lenta combustione. Da allora Republic Services dice di avere speso milioni di dollari per ridurre l’odore, eliminando alcune conduttore in cemento per lo sfiato dei gas e installando coperture di plastica nella discarica. L’area ospita altri siti di stoccaggio come West Lake Landfill, sempre di proprietà di Republic Services, contaminata con alcuni rifiuti radioattivi prodotti da un’azienda chimica di Saint Louis nei primi anni Settanta. Tra i materiali nucleari depositati illecitamente nella zona ci sono risorse usate dal Progetto Manhattan, l’organizzazione che creò le prime bombe nucleari nel corso della Seconda guerra mondiale.

L’Agenzia federale per l’ambiente (EPA) sta studiando da tempo il modo più sicuro per rimuovere i rifiuti pericolosi. Come spiega Associated Press, la presenza del materiale radioattivo preoccupa molto la popolazione locale. Secondo il piano di emergenza se l’incendio raggiungesse i rifiuti “ci sarebbe la possibilità di un fallout radioattivo dovuto alla propagazione di fumi tossici nell’area”. Il piano parla della necessità di preparare evacuazioni della popolazione e la costruzione di rifugi di emergenza nella contea di Saint Louis e in quella vicina di Saint Charles.

Ambientalisti e attivisti non sono però soddisfatti di quanto fatto finora dalle autorità locali: vorrebbero un loro impegno più concreto anche sul fronte della bonifica. Nel frattempo si è comunque mossa la magistratura: nel 2013 il procuratore generale Chris Koster ha fatto causa a Republic Services, con l’accusa di negligenza e di non avere rispettato le leggi statali sull’ambiente, ma per il processo sarà necessario attendere il prossimo marzo. Ultimamente sono stati realizzati studi e rapporti sulle condizioni ambientali intorno a Bridgeton: una ricerca dice che le fiamme hanno superato due pozzi di intercettazione e si stanno avvicinando ai rifiuti pericolosi, un’altra che sono state rilevate contaminazioni in alcune piante lungo il perimetro della discarica.