Edward Snowden ha aperto un account Twitter

La fonte dell'inchiesta sul programma PRISM, con cui si è scoperto che la NSA spiava i dati di milioni di persone, ha aperto per la prima volta un account sul social network

(Photo by Sean Gallup/Getty Images)
(Photo by Sean Gallup/Getty Images)

Edward Snowden, l’ex consulente della NSA (National Security Agency, l’agenzia per la Sicurezza degli Stati Uniti) e fonte della lunga inchiesta che ha rivelato i programmi di sorveglianza della NSA, ha aperto un account Twitter e pubblicato il suo primo Tweet.

Ora mi sentite?

Snowden era stato intervistato dall’astrofisico Neil deGrasse Tyson, che gli aveva chiesto perché non avesse un account Twitter, suggerendogli di crearne uno @Snowden. Snowden aveva apprezzato l’idea e aveva detto che avrebbe aperto un account. In realtà l’account @Snowden era già stato preso da un utente, ma non veniva usato da tre anni, quindi Twitter ha accettato di darlo a Edward Snowden. L’intervista è uscita venerdì 25 settembre.

A giugno 2013 sono state pubblicate due inchieste, del Washington Post e del Guardian: Snowden aveva collaborato con Glenn Greenwald, al tempo giornalista del Guardian, per rivelare che la National Security Agency (NSA), l’Agenzia per la sicurezza nazionale statunitense, da almeno 6 anni controllava le comunicazioni online dei clienti delle più grandi società informatiche del mondo, attraverso il programma PRISM. Snowden è stato accusato di spionaggio e furto di proprietà del governo americano. Vive in Russia dall’agosto del 2013, quando ha ottenuto asilo politico nel paese. Attualmente è direttore della fondazione Freedom of the Press.

Cos’è PRISM
PRISM è un sistema che la NSA usa per avere accesso alle comunicazioni private degli utenti – non statunitensi, e fuori dagli Stati Uniti – di nove grandi aziende informatiche. Questo accesso è regolato dalla Section 702 del “Foreign Intelligence Surveillance Act” (FISA), una legge che è stata emendata diverse volte dopo gli attentati dell’11 settembre e che dà ampie possibilità all’amministrazione statunitense di svolgere attività di sorveglianza senza un mandato di un tribunale federale tradizionale.