I profughi aiuteranno a risistemare Firenze dopo il nubifragio, dice il sindaco

Dario Nardella ha spiegato che lavoreranno per la sistemazione dei parchi e delle aiuole pubbliche

Fabio Cimaglia / LaPresse
Fabio Cimaglia / LaPresse

Domenica 2 agosto il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato alla stampa del suo progetto di far lavorare i profughi ospitati a Firenze e nei comuni vicini per aiutare la Protezione Civile nella sistemazione della città dopo il nubifragio di sabato 1 agosto. Nardella ha detto:

I profughi ospiti della Regione Toscana e in particolare quelli che sono a Firenze e nei comuni limitrofi, da domani potranno essere di supporto alla Protezione Civile di Firenze. Saranno impiegati, in particolare, per il ripristino del verde pubblico.

Il nubifragio di sabato ha provocato diversi allagamenti in città, il ferimento di 20 persone e danni alle cose piuttosto consistenti: circa 28 famiglie sono state sfollate per l’inagibilità delle loro case. Nardella ha spiegato che i profughi che parteciperanno alla sistemazione della città saranno assicurati, in seguito a un accordo raggiunto tra la regione Toscana e l’INAIL, l’istituto nazionale che si occupa di sicurezza e infortuni sul lavoro. Non si conoscono al momento altri dettagli, per esempio se i profughi lavoreranno a titolo volontario o se invece saranno retribuiti (come avviene nel caso dei “lavori socialmente utili”).