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  • Mercoledì 17 giugno 2015

Mercoledì a Ventimiglia

Centinaia di migranti sono ancora bloccati: alcuni hanno provato a passare il confine e sono stati respinti, è stata smentita la notizia sui due morti

Ventimiglia, 17 giugno 2015.
(ANSA/LUCA ZENNARO)
Ventimiglia, 17 giugno 2015. (ANSA/LUCA ZENNARO)

Per il sesto giorno consecutivo qualche centinaio di migranti si trovano ancora bloccati a Ventimiglia, in attesa di poter attraversare il confine tra Italia e Francia. Ieri la polizia li aveva allontanati dagli scogli di Ponte San Ludovico e trasportati in stazione, ma circa un centinaio ha passato comunque la notte fuori, sulla scogliera, riparandosi con ombrelloni, tende e coperte di fortuna. Secondo la Croce Rossa circa 500 migranti hanno dormito in stazione e durante la notte ne sarebbero arrivati sui treni altri 50.

Il comune di Ventimiglia ha messo a disposizione dei migranti una struttura delle Ferrovie dello Stato: è un ex dormitorio del personale, grande circa 300 metri quadrati e suddiviso in tre grandi vani, dotato di bagni e docce; oggi verranno portate anche le brandine in vista della notte. Nel frattempo la Caritas e altre associazioni di volontari sono al lavoro per assistere e distribuire cibo ai migranti, mentre la Croce Rossa ha effettuato le prime visite mediche, rilevando sei casi di scabbia. La situazione potrebbe complicarsi stasera con l’inizio del Ramadan, che impone ai musulmani di non bere e mangiare durante il giorno.

Questa mattina sono circolate numerose voci non confermate di due migranti ritrovati morti lungo la ferrovia non lontano da Nizza, in Francia. Nel pomeriggio la polizia italiana ha smentito la notizia.

Repubblica riporta che oggi 72 migranti hanno cercato di oltrepassare il confine, ma sono stati respinti dalla polizia e dalla gendarmeria francese, che nel frattempo ha aumentato i controlli sui treni provenienti dall’Italia. Il Secolo XIX scrive che alla stazione francese di Garlaven tutti i treni dall’Italia vengono fermati per controllare i documenti ai passeggeri. Riporta anche che sui binari oltre il confine di Ponte San Ludovico è stato sistemato un rilevatore acustico per intercettare l’eventuale passaggio a piedi dei migranti.

I migranti provengono soprattutto da Eritrea, Somalia, Costa d’Avorio e Sudan e hanno intenzione di raggiungere oltre alla Francia altri paesi europei come Germania, Austria, Svezia. Molti non si fanno identificare in Italia, perché a quel punto potrebbero richiedere asilo politico solo nel nostro paese: le normative europee dicono che si può fare richiesta d’asilo solo nel paese in cui si fa il proprio ingresso in Europa. La polizia italiana dice però di non essere in grado di prendere impronte digitali e generalità di tutti i migranti, che quindi sfruttano il tempo dei lunghi controlli per transitare dall’Italia e registrarsi nel paese che vogliono raggiungere.

Il ministro degli Interni francesi Bernard Cazeneuve aveva detto lunedì che i migranti «non devono passare» il confine e che l’Italia «deve farsene carico: bisogna rispettare le regole di Schengen». Nel frattempo ha annunciato un piano per la creazione di nuovi 10.500 alloggi: 4.000 per i richiedenti asilo da qui al 2016, 5.000 per i rifugiati, 1.500 d’urgenza per i migranti che vivevano nei campi profughi a Parigi e che sono stati sfollati negli ultimi giorni.