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  • Giovedì 11 giugno 2015

I ragazzi arrestati per essersi fotografati nudi su un monte sacro, in Malesia

Sono di nazionalità olandese, britannica e canadese: un politico locale ha anche parlato di un legame con un terremoto avvenuto giorni dopo

Il monte Kinabalu (MOHD RASFAN/AFP/Getty Images)
Il monte Kinabalu (MOHD RASFAN/AFP/Getty Images)

Aggiornamento del 12 giugno: I quattro ragazzi arrestati in Malesia si sono dichiarati colpevoli del reato di atti osceni in luogo pubblico. Secondo BBC rischiano di essere condannati a tre mesi di prigione, al pagamento di una multa o a entrambe le cose.

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Mercoledì 10 giugno due ragazze e due ragazzi sono stati arrestati in Malesia con l’accusa di aver compiuto atti osceni in luogo pubblico. I quattro ragazzi – che hanno un’età compresa fra 22 e 24 anni e sono di nazionalità olandese, britannica e canadese – sono accusati di aver fatto parte di un gruppo di dieci persone che si sono scattate delle fotografie senza vestiti in cima al Kinabalu, un monte sacro per i malesiani. La Malesia è un paese a maggioranza musulmana «molto conservatore», dice BBC. La storia è finita sui giornali di mezzo mondo perché il viceministro dello stato malesiano del Sabah, Joseph Pairin Kitingan, ha detto che «quasi certamente c’è una connessione» fra il comportamento considerato offensivo dei dieci ragazzi e un terremoto di magnitudo 5.9 che il 5 giugno – quasi un mese dopo il giorno in cui i ragazzi si sono scattati le foto – ha interessato la zona attorno al monte Kinabalu e causato la morte di 18 persone. I quattro ragazzi sono comparsi mercoledì davanti a un giudice e rimarranno in arresto fino a sabato. Finora alcuni dei ragazzi hanno ammesso implicitamente di essersi scattati quelle foto.

La vicenda è iniziata il 10 maggio, quando secondo il Washington Post un gruppo di 10 persone si è staccato da una comitiva turistica che stava scalando il Kinabalu, che è la montagna più alta dello stato di Sabah ed è ritenuto sacro dai suoi abitanti (è soprannominato dalla popolazione locale “aki nabalu”, cioè la casa della anime dei morti). Secondo i giornali locali malesi, i ragazzi di questo gruppo si sono quindi scattati delle foto senza vestiti sulla “cima sud” della montagna. Il fatto ha cominciato a essere raccontato dai giornali malesi solo a partire dal 2 giugno, quando una guida locale ha raccontato l’accaduto aggiungendo di essere stato insultato dal gruppo di ragazzi dopo aver cercato di non fargli togliere i vestiti. Nei giorni successivi, le foto scattate dai ragazzi sono circolate molto su Facebook e Whatsapp di utenti malesi, causando una certa indignazione. Il responsabile dei parchi del Sabah, Jamili Nais, aveva detto a un giornale locale che la bizzarra iniziativa dei ragazzi sembrava seguire una certa e recente “moda” che prevede farsi fotografare nudi in siti turistici molto frequentati (il Washington Post fa notare che cose del genere sono successe anche a Macchu Pichu, in Perù, e al complesso di Angkor Wat, in Cambogia). Nais aveva detto di avere fatto richiesta alla polizia di aprire un’indagine sull’accaduto.

La storia ha preso una piega più grave il 6 giugno, il giorno dopo che un grave terremoto nella zona del monte Kinabalu ha causato la morte di 18 persone e danneggiato case e strade. Il viceministro dello stato malesiano del Sabah, Joseph Pairin Kitingan, ha tenuto una conferenza stampa spiegando di aver notato «quasi certamente una connessione» fra l’incidente coi dieci ragazzi e il terremoto (ovviamente senza nessun fondamento scientifico):

Dobbiamo prendere questo avvenimento come un monito: ai costumi e alle credenze locali non bisogna mancare di rispetto. Si tratta di una montagna sacra, e non la si può prendere sotto gamba. […] A prescindere dal fatto che altri ci credano o no, questo è quello in cui noi del Sabah crediamo. Il terremoto è stata una specie di conferma delle nostre credenze.

Il capo della polizia statale aveva anche detto di ritenere che cinque persone del gruppo dei dieci ragazzi si trovavano ancora in Malesia. Martedì 9 giugno Eleanor Hawkins, una ragazza britannica che faceva parte del gruppo, è stata arrestata all’aeroporto della città di Tawau, nel Sabah. Un altro ragazzo olandese e i due ragazzi canadesi, che sono fratello e sorella, si sono presentati spontaneamente alla polizia nello stesso giorno dell’arresto di Hawkins.

Il padre di Hawkins ha detto a BBC che sua figlia ha ammesso di essere stata «stupida e irrispettosa» e che si sente «dispiaciuta per l’oltraggio che ha commesso». Un altro ragazzo del gruppo dei dieci, il canadese Emil Kaminski, ha invece cominciato a postare sulle sue pagine Facebook e Twitter prese in giro nei confronti della Malesia. Kaminski ha definito «un idiota» il ministro del Turismo del Sabah per alcune sue dichiarazioni e ha postato su YouTube un video intitolato “Prendere in giro la Malesia”.