È morto il produttore dei Playmobil

Ma anche dell'hula hoop, che diffuse in Europa: Horst Brandstätter era il presidente della più grossa azienda di giocattoli della Germania

(Daniel Karmann/picture-alliance/dpa/AP Images)
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È morto mercoledì 3 giugno Horst Brandstätter, unico proprietario della Brandstätter, l’azienda che ha inventato e prodotto i famosi giocattoli della linea Playmobil. La notizia della sua morte è stata diffusa lunedì 8 giugno da un portavoce dell’azienda. Horst Brandstätter aveva 81 anni e da quando ne aveva 19 era il presidente della società, che all’epoca era un’azienda a conduzione familiare che produceva giocattoli in metallo. Oggi, invece, è la più grande azienda di giocattoli in Germania. I due più grandi successi commerciali sotto la presidenza di Brandstätter sono stati la produzione europea dell’hula hoop di plastica, alla fine degli anni Cinquanta, e soprattutto l’invenzione dei pupazzetti di plastica della linea Playmobil, introdotti nel 1974. Nel 2013, la Brandstätter ha avuto entrate per 596 milioni di euro e impiegava 3.700 dipendenti.

Brandstätter era nato a Zirndorf, in Germania, nel 1933. Dopo avere ricevuto l’azienda di famiglia dallo zio nel 1952, decise di puntare sulla produzione dei giocattoli di plastica al posto di quelli in metallo. Nel 1971, l’inventore dei Playmobil Hans Beck mostrò a Brandstätter il primo modello di pupazzi chiedendo di poter continuare a lavorarci sopra. Brandstätter accettò, e i primi modelli di Playmobil vennero presentati ufficialmente alla Fiera internazionale del giocattolo di Norimberga del 1974. L’Economist ha raccontato un aneddoto riguardo l’attenzione di Brandstätter per i progetti a lungo termine: una volta diede a un suo dipendente ben dieci anni di tempo per creare un nuovo prodotto al quale stava lavorando.

I Playmobil furono un successo immediato: già nel 1976 la produzione fu triplicata. In un’intervista data nel 2013 allo Spiegel, fra l’altro, Brandstätter ha ricordato che all’epoca della loro diffusione sul mercato la Brandstätter stava attraversando un brutto periodo finanziario: «il loro successo ci ha salvati dalla bancarotta». Ancora oggi ne esistono molte decine di modelli diversi, venduti in tutto il mondo. Non è chiaro a chi verrà lasciata la presidenza dell’azienda: per il momento la Brandstätter è gestita dal proprio consiglio di amministrazione.