Gole di Dades, in Marocco, nel 1995 (Luca Campigotto)

Il mondo nelle foto di Luca Campigotto

Le immagini di un importante fotografo italiano – paesaggio urbani e metropolitani – esposte a Roma fino al 27 giugno

Le fotografie di paesaggi di Luca Campigotto, nato a Venezia nel 1962, sono in mostra a Roma fino al 27 giugno presso la Galleria del Cembalo, un elegante spazio espositivo vicino a Piazza di Spagna. La mostra Wildlands and Cityscapes (terre selvagge e paesaggi cittadini) è organizzata in collaborazione con la Bugno Art Gallery di Venezia e offre la possibilità di confrontare tra loro scenari naturali – dalla Patagonia alla Lapponia – con immagini cittadine e metropolitane di Chicago e New York. La capacità evocativa delle fotografie di Campigotto diventa quindi un punto di partenza per ammirare l’affascinante frenesia della città e la rilassante pace dei paesaggi naturali, poco o per nulla modificati dall’uomo.

Luca Campigotto – che si laureò con una tesi sull’epoca delle grandi scoperte geografiche – si occupa di fotografia da oltre vent’anni, in particolare fotografando paesaggi e strutture architettoniche. Nella sua carriera Campigottto ha collaborato con importanti riviste, ha esposto nei principali musei mondiali e ha pubblicato diversi libri, tra loro: Teatri di guerra, che ripercorre i luoghi in cui fu combattuta la prima guerra mondiale, Gotham City, che racconta per immagini New York, e My Wild Places, che si concentra invece sui paesaggi naturali. Parlando delle fotografie realizzate durante i suoi molti viaggi, Campigotto ha detto:

«Amo la dimensione eroica dei paesaggi. La forza spudorata delle atmosfere, la bellezza delle luci. Rimesto in un confuso immaginario mitico e fisso il mio stesso stupore. Determinato a inseguire la meraviglia»

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