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  • Martedì 10 febbraio 2015

Le foto dei matrimoni gay in Alabama

Sono legali da ieri grazie a una decisione della Corte Suprema, ma è uno degli stati americani più conservatori e molti giudici hanno rifiutato di celebrarli

Tori Sisson (a sinistra) e Shanté Wolfe, la prima coppia gay a sposarsi in Alabama, a Montgomery, 9 febbraio 2015
(AP Photo/Brynn Anderson)
Tori Sisson (a sinistra) e Shanté Wolfe, la prima coppia gay a sposarsi in Alabama, a Montgomery, 9 febbraio 2015 (AP Photo/Brynn Anderson)

Lunedì 9 febbraio l’Alabama è diventato il 37esimo stato americano a legalizzare i matrimoni gay, e come al solito le foto delle prime coppie che si sono sposate sono piuttosto commoventi: ci sono persone anziane che stanno insieme da una vita con le facce di chi quasi non crede di avercela fatta, ci sono quelli accompagnati dai figli, altri circondati da amici sorridenti, e anche chi ha passato una notte in tenda davanti al tribunale per essere sicuro di ottenere la licenza.

Non tutte le coppie gay che hanno chiesto di sposarsi sono state però accontentate. L’Alabama è uno degli stati americani più conservatori: i Repubblicani vincono da molto tempo e nel 2006 l’81 per cento degli elettori ha votato a favore dell’introduzione di una legge che vietasse il matrimonio gay. Quella legge è stata poi giudicata incostituzionale da un giudice federale e la Corte Suprema ha ordinato ieri allo stato di procedere con i matrimoni gay immediatamente, a prescindere dalla volontà di presentare un ricorso e dal suo esito. La decisione ha trovato però molta resistenza e domenica il capo dei giudici statali, Roy Moore, noto per essere molto conservatore, ha ordinato ai giudici di non celebrare i matrimoni gay in attesa che lo stato presenti appello (non è la prima volta che Moore decide di violare la legge o lo chiede ai suoi colleghi: nel 2003 rifiutò di rimuovere dal tribunale un grande monumento ai Dieci comandamenti che aveva fatto appositamente costruire, nonostante l’ordine di un giudice federale).

La situazione quindi è piuttosto caotica: mentre i giudici delle città più grandi, come Birmingham, Huntsville and Montgomery, hanno emesso da subito le licenze matrimoniali anche per le coppie gay, molti altri si sono rifiutati di farlo tenendo i tribunali chiusi o allontanando le coppie. Secondo la Human Rights Campaign, il più importante gruppo che si occupa dei diritti gay negli Stati Uniti, 52 dei 67 distretti dell’Alabama hanno negato le licenze matrimoniali ai gay. Il Washington Post scrive che almeno 12 distretti hanno rifiutato di sposare gli omosessuali, 40 non hanno sposato nessuno e soltanto 9 hanno sposato sia eterosessuali che gay. Il governatore dell’Alabama Robert Bentley, repubblicano, ha detto che non punirà i giudici in base alla loro decisione di sposare o meno i gay.