La madre dei bambini trovati morti nel Queensland è stata incriminata
È accusata dell'omicidio di otto bambini, sette erano suoi figli: si trova ancora in ospedale per delle ferite da taglio sul petto
Mersane Warria, la 37enne madre di sette degli otto bambini ritrovati morti venerdì 19 dicembre a Cairns, nel Queensland, nel nord dell’Australia, è stata incriminata dell’omicidio di otto persone. La donna era stata ritrovata venerdì mattina nella sua casa di Manoora, una frazione di Cairns, assieme ai corpi di otto bambini fra i 2 e i 14 anni – quattro maschi e quattro femmine – ed era stata trasportata all’ospedale Cairns Base Hospital poiché aveva alcune ferite da taglio sul petto. Ieri la polizia l’ha arrestata e interrogata, mentre oggi è stata ufficialmente incriminata da un magistrato. Domani si terrà un’altra udienza del caso, in un tribunale di Cairns: Warria è stata però autorizzata a non presentarsi. La polizia ha fatto sapere che al momento non ci sono altri sospettati.
Bruno Asnicar, un detective della polizia del Queensland, ha detto che la donna ha parlato con la polizia, ma non è chiaro se abbia fornito qualche spiegazione dell’accaduto. Asnicar ha aggiunto che la polizia sta conducendo l’autopsia sui corpi dei bambini e che sta analizzando alcuni coltelli trovati nella casa, che potrebbero essere stati utilizzati durante l’omicidio. Asnicar ha precisato però che la causa della morte dei bambini non è ancora chiara: potrebbero essere morti «per soffocamento, o a causa di mille altre cose».
I media australiani hanno poi scritto che Mersane Warria è il nome con cui la donna è conosciuta, ma che è stata incriminata col nome di Raina Mersane Ina Thaiday. La polizia australiana ha smentito le voci secondo cui la famiglia della donna fosse stata segnalata ai servizi sociali, spiegando che quella di Warria «non era una famiglia problematica».
nella foto: un memoriale per gli otto bambini messo insieme vicino alla casa dove sono stati ritrovati i loro corpi (PETER PARKS/AFP/Getty Images)