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  • Sabato 13 dicembre 2014

Le foto delle nuvole sopra il Grand Canyon, di nuovo

Per la seconda volta in due anni, a causa di un'inversione termica, si è trasformato in un grande lago di nuvole

Il versante sud del Grand Canyon National Park, in Arizona, durante l'inversione termica di giovedì 11 dicembre 2014. 
(AP Photo/National Park Service, Maci MacPherson)
Il versante sud del Grand Canyon National Park, in Arizona, durante l'inversione termica di giovedì 11 dicembre 2014. (AP Photo/National Park Service, Maci MacPherson)

Giovedì scorso il Grand Canyon (Arizona, Stati Uniti), si è riempito di nuvole fino all’orlo delle pareti della gola, a causa di un infrequente fenomeno meteorologico. Le nuvole sono state formate da un’inversione termica, un fenomeno che si verifica quando quando l’aria fredda al livello del terreno resta intrappolata sotto l’aria calda sovrastante (contrariamente alla norma, e cioè che all’aumentare della quota diminuisce la temperatura dell’aria). Nel Grand Canyon questo fenomeno genera il più delle volte nebbia e foschia, ma è piuttosto insolito che la gola si riempia interamente di nuvole. Come ricordato sulla pagina Facebook del Parco nazionale del Grand Canyon, è il secondo anno di fila che si verifica una cosa del genere, e anche l’anno scorso accadde a dicembre.

L’inversione termica si verifica spesso in inverno e nelle zone montane, quando la luce del sole, a causa della neve che la riflette e della breve durata del giorno, non riesce a riscaldare a sufficienza la superficie terrestre. In questo modo di sera l’aria a contatto col terreno si raffredda più rapidamente dell’aria sovrastante. L’inversione termica limita il rimescolamento verticale dell’aria causando nebbia e foschia.