Henri Matisse al MoMA di New York

Una mostra dedicata ai colorati "cut-outs" del grande pittore francese: i ritagli che usò quando era ormai troppo malato per dipingere

Henri Matisse 
Il parrocchetto e la sirena (La perruche et la sirène), 1952
Stedelijk Museum, Amsterdam. Comprato con l'assitenza dei fondi Vereeniging Rembrandt e Principe Bernhard 
© 2014 Succession H. Matisse / Artists Rights Society (ARS), New York
Henri Matisse Il parrocchetto e la sirena (La perruche et la sirène), 1952 Stedelijk Museum, Amsterdam. Comprato con l'assitenza dei fondi Vereeniging Rembrandt e Principe Bernhard © 2014 Succession H. Matisse / Artists Rights Society (ARS), New York

Il 12 ottobre è stata inaugurata al Museum of Modern Art (MoMA) di New York la mostra Henri Matisse: The Cut-Outs, che raccoglie 130 “cut-out” – cioè le immagini ritagliate nella carta, solitamente utilizzate nei collage e nel decoupage – realizzati dal grande pittore francese Henri Matisse (1869-1954). Matisse iniziò a sperimentare la tecnica nell’ultima parte della sua vita, dal 1937 al 1954, quando una malattia aveva limitato la sua mobilità fisica: sostituì i pennelli con cui aveva lavorato fino a quel momento con forbici e carta per creare opere coloratissime, ispirate tra le altre cose ai moltissimi viaggi fatti in giro per il mondo. Inizialmente i cut-out erano di piccole dimensioni e raffiguravano spesso piante e fiori stilizzati, ma col tempo divennero sempre più grandi fino a diventare murali o a ricoprire le pareti di una stanza intera.

La mostra al MoMA, esposta per la prima volta alla Tate Gallery di Londra – resterà aperta fino all’8 febbraio 2015.