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  • Giovedì 25 settembre 2014

Come va lo Huffington Post italiano

Lo spiega il direttore Lucia Annunziata, mettendo in fila dati e considerazioni a due anni dal lancio

Foto Mattia Gravili - LaPressespettacolo25 09 2012 Milano Conferenza stampa di presentazione
della nuova testata online Huffington Post
Nella foto: Lucia Annunziata
Foto Mattia Gravili - LaPressespettacolo25 09 2012 Milano Conferenza stampa di presentazione della nuova testata online Huffington Post Nella foto: Lucia Annunziata

Lucia Annunziata, direttrice dell’edizione italiana dello Huffington Post, ha pubblicato oggi un resoconto ricco di dati riguardo i primi due anni del giornale online che dirige. Lo Huffington Post è un giornale online – e aggregatore di blog – fondato dalla giornalista greco-americana Arianna Huffington nel 2005: la sua versione italiana è stata lanciata il 25 settembre 2012 in collaborazione col gruppo Espresso, lo stesso che pubblica Repubblica e molti giornali locali. Lucia Annunziata sottolinea il successo della versione mobile del sito (raccoglie il 51 per cento in totale del traffico del giornale, dice), spiega che un terzo del traffico del sito proviene dal grande banner nella homepage di Repubblica e racconta che i risultati ottenuti si devono soprattutto ai social network e ai motori di ricerca: in generale, scrive, le sembra che complessivamente il giornale sia «in buona salute» (Aggiornamento: Pier Luca Santoro ha messo in discussione qui i dati e le valutazioni di Annunziata).

Questa testata fa oggi due anni. Credo sia interessante per voi conoscere i risultati di questo periodo.

L’Huffington Post oggi raggiunge in media circa 330mila unique browser al giorno, secondo dati Omniture, che corrispondono a 203mila lettori, secondo dati Audiweb. La crescita nel periodo gennaio-agosto 2014 è stata dell’85% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Abbiamo 250mila fan su Facebook e 180mila follower su Twitter, con un engagement della community che sfiora il 50% della base fan, uno dei più alti del settore. Grande il successo del traffico da mobile che ormai è pari al 51% del totale.

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foto: Mattia Gravili/LaPresse