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  • Domenica 7 settembre 2014

Le alluvioni in Kashmir

Almeno 270 persone sono morte, mentre il capoluogo dello stato indiano è ancora quasi completamente sommerso dall'acqua

Nell’ultima settimana lo stato indiano del Jammu e Kashmir e la parte settentrionale del Pakistan sono state colpite dalle peggiori alluvioni degli ultimi venti anni, causate dalle intense piogge. Almeno 270 persone sono morte. Nella notte tra sabato e domenica anche la città di Sringar, il capoluogo dello stato indiano, è stata allagata. Gran parte della città si trova ancora sott’acqua e si calcola che almeno 110 persone siano morte soltanto qui (altre stime parlano di almeno 175 persone morte).

Domenica, il primo ministro indiano Narendra Modi ha sorvolato l’area colpita e ha promesso circa 150 milioni di euro in aiuti. Le operazioni di soccorso sono già cominciate, ma le comunicazioni sono molto difficili a causa del terreno montagnoso e delle molte strade interrotte dalle alluvioni. Circa 400 villaggi sono stati completamente sommersi e si teme che il bilancio dei morti possa essere molto più grave. Il governatore del Kashmir ha scritto su Twitter che la situazione è “senza precedenti” e ha chiesto agli abitanti della regione di non farsi prendere del panico, promettendo l’arrivo dei soccorsi.

 

In una conferenza stampa, Abdullah ha dichiarato che quella attuale potrebbe essere la peggiore alluvione da quando l’India è diventata indipendente, sessanta anni fa. Nella parte del Kashmir amministrata dal Pakistan e in Punjab si calcola che ci siano stati altri 160 morti, causati in particolare da numerose frane.