La Lituania entrerà nell’euro

La Commissione Europea ha dato il suo ok, perché soddisfa tutti i criteri economici stabiliti dal Trattato di Maastricht

A so-called "Tax Meadow" is made up of 2 million Lithuanian one-centas coins at Lukiskiu Square in Vilnius, Lithuania on May 16, in 2014. The campaign organized by the Lithuanian Liberals celebrates Tax Freedom Day, which is the first day of the year in which a nation as a whole has theoretically earned enough income to fund its annual tax burde and from that day on, we earn for ourselfes. AFP PHOTO / PETRAS MALUKAS (Photo credit should read PETRAS MALUKAS/AFP/Getty Images)
A so-called "Tax Meadow" is made up of 2 million Lithuanian one-centas coins at Lukiskiu Square in Vilnius, Lithuania on May 16, in 2014. The campaign organized by the Lithuanian Liberals celebrates Tax Freedom Day, which is the first day of the year in which a nation as a whole has theoretically earned enough income to fund its annual tax burde and from that day on, we earn for ourselfes. AFP PHOTO / PETRAS MALUKAS (Photo credit should read PETRAS MALUKAS/AFP/Getty Images)

Mercoledì 4 giugno la Commissione europea ha deciso che la Lituania può entrare nell’euro. La questione sarà discussa ora al Parlamento europeo, che si riunirà all’inizio di luglio, e dovrà essere poi approvata definitivamente dal Consiglio dell’Unione Europea. Se queste fasi saranno superate – ma si tratta di una formalità: il passo più complicato era il pronunciamento sul superamento dei requisiti – la Lituania farà il suo ingresso nell’eurozona il primo gennaio 2015 e sarà dunque il diciannovesimo paese ad adottare l’euro come moneta.

L’adesione ufficiale alla zona euro di uno stato membro dell’Unione Europea è subordinata al rispetto di alcuni criteri economici stabiliti dal Trattato di Maastricht (1992), i cosiddetti “parametri di Maastricht”. Nel suo ultimo rapporto, la Commissione ha scritto che la Lituania ha dimostrato di soddisfare tutti i requisiti richiesti ossia i “criteri di convergenza”. Negli ultimi 12 mesi, per esempio, l’inflazione del paese è stata in media di 0,6 per cento (il limite fissato è dell’1,7), il suo rapporto tra deficit e PIL è al 2,1 per cento (il limite è il 3 per cento), il debito è al 39,4 per cento del PIL (il limite è 60 per cento). Negli ultimi anni la situazione finanziaria della Lituania è migliorata anche grazie a investimenti dall’estero e la sua legislazione in ambito monetario «è totalmente compatibile con la legislazione europea». Gli altri paesi che avevano chiesto di entrare, hanno invece raccolto un parere negativo: Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Ungheria, Polonia, Romania e Svezia. Le domande saranno riesaminate nel corso dei prossimi due anni.

La Lituania fa parte dell’Unione Europea dal 2004 ma il suo ingresso nella zona euro era stato respinto nel 2006-2007 a causa di un eccessivo tasso di inflazione. La valuta utilizzata in Lituania è il litas. Venne introdotto per la prima volta nel 1922 dopo la Prima guerra mondiale, quando la Lituania dichiarò la propria indipendenza dall’Impero russo. Il litas circolò fino al 1940, quando il paese venne annesso all’Unione Sovietica e venne sostituito dal rublo sovietico. Dopo il ritorno all’indipendenza e un periodo di circolazione di una valuta temporanea (il talona), il litas fu reintrodotto il 25 giugno 1993. Il 2 febbraio del 2002 il litas è stato collegato all’euro con un rapporto di cambio di 3,45280. Il design delle monete euro lituane è già pronto (si può vedere qui): raffigura il cavaliere Vytis, eroe simbolo dello stato presente anche sullo stemma nazionale.