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  • Martedì 6 maggio 2014

Sky si fa il suo Auditel

Repubblica racconta un nuovo sistema per misurare pubblico e share: farà concorrenza a quello contestatissimo che si usa oggi

King Albert II of Belgium appears on TV screens displayed in a store in Brussels on July 3,2013, while delivering a speech from the royal palace in Brussels. Belgium's King Albert II today announced his abdication in favour of his son Philippe after two decades at the helm of the tiny country. "I intend to abdicate on July 21," the sovereign said in a speech broadcast to the nation from the royal palace. AFP PHOTO GEORGES GOBET (Photo credit should read GEORGES GOBET/AFP/Getty Images)
King Albert II of Belgium appears on TV screens displayed in a store in Brussels on July 3,2013, while delivering a speech from the royal palace in Brussels. Belgium's King Albert II today announced his abdication in favour of his son Philippe after two decades at the helm of the tiny country. "I intend to abdicate on July 21," the sovereign said in a speech broadcast to the nation from the royal palace. AFP PHOTO GEORGES GOBET (Photo credit should read GEORGES GOBET/AFP/Getty Images)

Aldo Fontanarosa su Repubblica di oggi racconta il piano di Sky per rilevare il pubblico dei canali televisivi con un metodo più preciso dell’Auditel, ampiamente criticato negli ultimi anni; proprio sulla base di un esposto di Sky qualche anno fa l’autorità antitrust scrisse che l’Auditel – una società controllata per un terzo da RAI, per un terzo da Mediaset e per un terzo dai rappresentanti dei pubblicitari – ha “ostacolato lo sviluppo di nuove offerte” e “ha avvantaggiato le maggiori emittenti generaliste”.

Nei suoi undici anni di vita, Sky Italia ha messo in piedi le sedi di Roma e Milano, il bouquet dei canali, le redazioni, le fiction. Ed ora ha anche un sistema di rilevamento degli ascolti tv. Sky Italia, insomma, si è fatta un suo Auditel che entra in diretta frontale competizione con l’Auditel ufficiale.

A fine aprile, ambasciatori di Sky Italia hanno fatto visita a due parlamentari di alto rango (uno di maggioranza e uno di opposizione) per raccontare in anteprima dello “Smart Panel”, come è stato ribattezzato il nuovo misuratore degli share. Una creatura recente. Da fine 2013, in segretezza, la pay-tv di Rupert Murdoch ha contattato 10 mila famiglie, tutte con abbonamento Sky, e ne ha già reclutate 5000 per il suo “gruppo di ascolto” (le altre 5000 arriveranno entro l’estate). In un giorno medio di aprile scorso, l’Auditel ufficiale ha monitorato 5 mila 127 nuclei familiari (di cui 1039 abbonati a Sky).

Ora Sky, per ottenere dati a suo dire più precisi sulle scelte dei propri clienti, sta creando un universo, un insieme dieci volte più grande. Queste 10 mila famiglie avranno in casa un decoder di Sky: per il 76% ad alta definizione, per il 24% in bassa, così da riprodurre la situazione reale della platea di abbonati. E sul decoder ecco la scatolina “meter” che comincia a dire, già in queste ore, che cosa le persone guardano, quando e come.

“Smart Panel” – altra novità – monitora le visioni in mobilità. Intercetta cioè le persone che seguono una partita, la Formula 1, il motomondiale, un telegiornale sullo smartphone o sul tablet (grazie all’opzione Sky Go che a gennaio avevano scelto in 2 milioni ). “Smart Panel”, ancora, fotografa la visione dei programmi via Internet: conteggia il ragazzo che scarica un film con Sky Online (senza abbonamento); oppure il vecchio abbonato che collega il decoder alla Rete per downlodare una serie tv.

(continua a leggere su Digital-Sat)

foto: GEORGES GOBET/AFP/Getty Images