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  • Mercoledì 23 aprile 2014

L’accordo tra Fatah e Hamas

Le due fazioni palestinesi hanno annunciato che formeranno un governo insieme entro poche settimane, facendo arrabbiare Israele

Senior Fatah official Azzam al-Ahmad, left, Gaza's Hamas Prime Minister Ismail Haniyeh, center, and senior Hamas leader Moussa Abu Marzouk, who is based in Egypt, after the announcement of an agreement between the two rival Palestinian groups, Hamas and Fatah, at Haniyeh's residence in Shati Refugee Camp, Gaza Strip, Wednesday, April 23, 2014. Rivals Hamas and Fatah made a new attempt Wednesday to overcome the Palestinians' political split, saying they would seek to form an interim unity government within five weeks, followed by general elections by December at the earliest. (AP Photo/Adel Hana)
Senior Fatah official Azzam al-Ahmad, left, Gaza's Hamas Prime Minister Ismail Haniyeh, center, and senior Hamas leader Moussa Abu Marzouk, who is based in Egypt, after the announcement of an agreement between the two rival Palestinian groups, Hamas and Fatah, at Haniyeh's residence in Shati Refugee Camp, Gaza Strip, Wednesday, April 23, 2014. Rivals Hamas and Fatah made a new attempt Wednesday to overcome the Palestinians' political split, saying they would seek to form an interim unity government within five weeks, followed by general elections by December at the earliest. (AP Photo/Adel Hana)

Aggiornamento giovedì 24 aprile
Israele ha detto che sospenderà i colloqui di pace con l’Autorità Nazionale Palestinese, dopo l’annuncio di mercoledì del raggiungimento di un accordo tra le due fazioni palestinesi Fatah e Hamas.

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Le due più importanti fazioni palestinesi, Fatah e Hamas, hanno annunciato mercoledì di avere raggiunto un accordo per tentare di formare un governo di unità nazionale entro le prossime settimane. L’accordo è stato concluso dopo anni di importanti divisioni, iniziate nel 2007 a causa della decisione di Hamas di prendere il controllo di Gaza e formare un governo rivale a quello palestinese guidato da Fatah. Da allora, Fatah e Hamas hanno annunciato diverse riconciliazioni, che però sono sempre rimaste solo sulla carta e non hanno portato a nulla di concreto.

La reazione di Israele all’annuncio di Fatah e Hamas è stata immediata: il governo israeliano ha detto che non avrebbe partecipato ai colloqui fissati per mercoledì con l’Autorità Nazionale Palestinese, l’organismo politico di governo della Palestina guidato dal presidente Mahmud Abbas, che appartiene al partito di Fatah. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha detto ad Abbas (conosciuto anche con il nome di Abu Mazen) che avrebbe dovuto scegliere tra la pace con Israele e la pace con Hamas. Israele è da sempre molto ostile a Hamas, che riconosce come gruppo terroristico e come una delle minacce più grandi alla propria sicurezza.

I funzionari dell’Autorità Palestinese hanno risposto sostenendo che un’eventuale riconciliazione interna al movimento palestinese è affare solo interno alla Palestina. Abbas ha detto che “non c’era incompatibilità tra la riconciliazione e i colloqui» e che Hamas si è già impegnato a dialogare per raggiungere la pace sulla base della soluzione dei “due Stati”. L’accordo, scrive BBC, rafforza la posizione di Abbas all’interno dell’Autorità Palestinese e rende meno isolato Hamas.

Foto: Da sinistra: il funzionario di Fatah Azzam al-Ahmad, il primo ministro di Hamas a Gaza Ismail Haniyeh, e il leader di Hamas Moussa Abu Marzouk, dopo l’annuncio dell’accordo tra Hamas e Fatah. Gaza, 23 aprile 2014. (AP Photo/Adel Hana)