La fotogiornalista tedesca Anja Niedringhaus, 48 anni, è stata uccisa questa mattina in Afghanistan, mentre la giornalista canadese Kathy Gannon, 60 anni, è stata gravemente ferita e si trova in condizioni critiche. Secondo le prime ricostruzioni il responsabile dell’attacco è un poliziotto che ha sparato alle due giornaliste a Khost, vicino al confine con il Pakistan: al momento dell’attacco Niedringhaus e Gannon si trovavano sulla loro auto, scrive AP, in un convoglio di mezzi che stavano trasportando il materiale per le elezioni presidenziali in programma sabato 5 aprile dal centro alla periferia di Khost. Il convoglio, che era appena arrivato nel distretto di Tani, era scortato dall’esercito e dalla polizia afghana: secondo un giornalista freelance testimone dell’attacco, prima di sparare con un fucile AK-47 l’assalitore avrebbe urlato “Allahu Akbar”, “Dio è grande”: ora si trova in custodia della polizia.
Anja Niedringhaus era una fotografa di Associated Press che dal 2011 documentava la complicata storia dell’Afghanistan e la vita dei suoi abitanti. Aveva iniziato a lavorare come fotografa freelance a 17 anni e poi aveva documentato, tra le altre cose, la caduta del muro di Berlino, la situazione di New York dopo l’11 settembre e la caduta dei talebani in Afghanistan. Nel 2002 era stata assunta dall’agenzia fotografica Associated Press, per cui aveva realizzato reportage dall’Iraq, Afghanistan, dalla Striscia di Gaza, Israele, Kuwait e Turchia. Nel 2005 aveva vinto il premio Pulitzer nel fotogiornalismo per le fotografie realizzate durante la guerra in Iraq.
L’attacco alle due giornaliste è stato compiuto alla vigilia delle elezioni presidenziali, per le quali è stata predisposta la più grande operazione militare dalla caduta dei talebani, alla fine del 2001. Da allora uno dei problemi più grandi del paese è stata la violenza e gli attacchi suicidi compiuti dai talebani, che hanno ancora influenza in alcune zone del territorio afghano. Il mese scorso, per esempio, il giornalista di Agence France-Presse Sardar Ahmad è stato ucciso insieme ad altre otto persone in un attacco compiuto da un talebano in un hotel di Kabul molto frequentato dagli stranieri.