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  • Lunedì 24 marzo 2014

È stata attaccata un’altra base militare in Crimea

A Feodosia, sulla costa orientale: era una delle poche controllate ancora dai militari ucraini, che ora si ritireranno dalla Crimea

Soldiers in unmarked uniforms walk near Ukrainian marine base in the city of Feodosia, Crimea, Sunday, March 23, 2014. On Sunday, the Russian Defense Ministry said the Russian flag was now flying over 189 military facilities in Crimea. It didn't specify whether any Ukrainian military operations there remained under Ukrainian control. (AP Photo/ Pavel Golovkin)
Soldiers in unmarked uniforms walk near Ukrainian marine base in the city of Feodosia, Crimea, Sunday, March 23, 2014. On Sunday, the Russian Defense Ministry said the Russian flag was now flying over 189 military facilities in Crimea. It didn't specify whether any Ukrainian military operations there remained under Ukrainian control. (AP Photo/ Pavel Golovkin)

Lunedì mattina le forze militari filo-russe in Crimea hanno attaccato e preso il controllo di un’altra base militare ucraina, la terza nel giro di 48 ore. Si tratta della base navale di Feodosia, nella Crimea orientale, a circa 110 chilometri a est della capitale Simferopoli. Il portavoce della Difesa ucraino, Vladislav Seleznyov, ha raccontato che le forze filo-russe hanno attaccato la base da due direzioni diverse, usando mezzi militari di trasporto truppe e granate stordenti: poi hanno circondato gli ucraini che si trovavano all’interno della base e hanno legato le mani agli ufficiali. Secondo le ultime informazioni, alcuni di loro sono stati fatti uscire dalla base, altri sono ancora all’interno.

crimea

La base navale di Feodosia era una delle ultime basi crimeane ancora in mano agli ucraini. Nell’ultima settimana i russi hanno rafforzato il loro controllo sulla penisola, che per il governo russo e per le autorità locali della Crimea è diventata formalmente una repubblica delle Federazione Russa il 21 marzo scorso. Sabato, per esempio, hanno preso il controllo della base aerea di Belbek e della base della marina ucraina di Novofedorivka, vicino ad Eupatoria. Oggi il presidente ad interim dell’Ucraina, Olexander Turchynov, ha ordinato il ritiro delle forze militari ucraine dalla Crimea, a seguito delle minacce subìte dai soldati e dalle loro famiglie da parte delle forze filo-russe.

Domenica è stata un’altra giornata molto tesa nei rapporti tra Occidente e Russia. Il comando militare della NATO in Europa ha parlato delle capacità dell’esercito russo di avviare un’operazione militare nell’est dell’Ucraina, dove la maggioranza della popolazione è russofona e dove nelle ultime settimane ci sono state parecchie manifestazioni filo-russe e attacchi agli edifici governativi locali. Secondo la NATO, le forze russe sarebbero capaci di arrivare fino al territorio della Moldavia, dove preoccupa soprattutto lo status del territorio de facto autonomo della Transnistria, che ha già espresso la sua volontà di essere annesso alla Russia.

Intanto il primo ministro della Crimea, Sergey Aksenov, ha annunciato su Twitter che da oggi la moneta ufficiale crimeana diventa il rublo russo.