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  • Venerdì 10 gennaio 2014

Il presidente della Repubblica Centrafricana si è dimesso

Michel Djotodia era in carica da marzo, quando aveva deposto l'ex presidente Bozizé: da mesi sono in corso scontri e violenze

Central African Prime minister Nicolas Tiangaye leaves Mpoko Bangui airport aboard the Chadian's President plane, on his way to N'Djamena to attend a summit on the Centrafrica unrest on January 8, 2014. African leaders are to meet in Chad Thursday to discuss the future of Central African Republic President Michel Djotodia, in a bid to end the sectarian violence ripping the country apart. No official agenda has been drawn up for the summit called by Chadian President Idriss Deby Itno of ten countries making up the Economic Community of Central African States (CEEAC). AFP PHOTO / ERIC FEFERBERG (Photo credit should read ERIC FEFERBERG/AFP/Getty Images)
Central African Prime minister Nicolas Tiangaye leaves Mpoko Bangui airport aboard the Chadian's President plane, on his way to N'Djamena to attend a summit on the Centrafrica unrest on January 8, 2014. African leaders are to meet in Chad Thursday to discuss the future of Central African Republic President Michel Djotodia, in a bid to end the sectarian violence ripping the country apart. No official agenda has been drawn up for the summit called by Chadian President Idriss Deby Itno of ten countries making up the Economic Community of Central African States (CEEAC). AFP PHOTO / ERIC FEFERBERG (Photo credit should read ERIC FEFERBERG/AFP/Getty Images)

Il presidente della Repubblica Centrafricana, Michel Djotodia, si è dimesso a causa delle continue violenze settarie nel suo paese, scrive Sky News. Le sue dimissioni erano in qualche modo attese: giovedì mattina sono iniziati dei negoziati per tentare di fermare gli scontri fra gruppi di cristiani e musulmani, che si sono aggravati a partire dall’insediamento di Djotodia, un ex capo ribelle musulmano, nel marzo del 2013. Un corrispondente di Al Jazeera, poco prima dell’inizio dei negoziati, aveva detto che «esiste già un pensiero comune secondo il quale Djotodia non è parte della soluzione ai problemi del paese».

Djotodia ha 64 anni ed era in carica dal 24 marzo del 2013, quando aveva deposto l’allora premier François Bozizé. Da allora sono proseguiti i combattimenti tra i fedeli dell’ex presidente Bozizé e varie fazioni di ribelli musulmani: il 5 dicembre il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che permetteva ai soldati della Francia e di diversi stati africani di intervenire nel paese per difendere i diritti umani dei civili, spesso coinvolti negli scontri. Secondo il Guardian a dicembre sono morte più di mille persone.

foto: ERIC FEFERBERG/AFP/Getty Images