BlackBerry rinuncia alla vendita

La holding che avrebbe dovuto acquisirla darà nuovi fondi per un miliardo di dollari ma non la comprerà, e il CEO se ne va dopo meno di due anni

Lunedì 4 novembre la società canadese BlackBerry ha annunciato di avere rinunciato alla sua vendita, decisa a fine settembre, e ha comunicato che sostituirà il suo attuale amministratore delegato Thorsten Heins. BlackBerry aveva cercato di raggiungere un accordo per farsi rilevare da un consorzio guidato da Fairfax Financial Holdings per quasi 5 miliardi di dollari. Dopo settimane di incontri e la ventilata possibilità di vendere ad altri, la società ha dovuto rinunciare, ma Fairfax avrà comunque un ruolo nel futuro di BlackBerry.

La holding canadese sarà alla guida di un gruppo di investitori che fornirà circa un miliardo di dollari a BlackBerry, attraverso l’acquisizione di quote del suo debito. Fairfax da sola investirà circa 250 milioni di dollari nella società. Heins, che era CEO da fine gennaio 2012, sarà temporaneamente sostituito da John Chen non appena sarà terminata l’operazione finanziaria, che si prevede richiederà un paio di settimane per essere completata.

Secondo i dirigenti della società, il nuovo impegno di Fairfax è la dimostrazione dell’interesse che gli investitori storici hanno ancora in BlackBerry, un tempo uno dei più grandi produttori al mondo di telefoni con funzionalità avanzate. La nuova operazione, che elimina la possibilità di una vendita vera e propria, lascia comunque molte incognite sul futuro della società. Nonostante partisse avvantaggiata, con una grande presenza soprattutto in ambito aziendale, BlackBerry non è riuscita a sostenere la concorrenza di Apple con i suoi iPhone e successivamente dei produttori di smartphone Android.

Rimasta indietro, la società canadese ha tentato la strada del rilancio con la presentazione di diversi nuovi modelli, a partire dal BlackBerry Z10 con touchscreen e senza la tradizionale tastiera QWERTY in miniatura. Il telefono ha venduto meno del previsto e non ha arginato il passaggio verso i dispositivi della concorrenza. Il nuovo CEO avrà il compito di rimettere ordine nella società e di valutare eventuali offerte da grandi compratori. In passato si è parlato più di una volta di un possibile interessamento da parte di Microsoft, che a fine estate ha acquisito la divisione di Nokia che si occupa della produzione di smartphone.