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  • Lunedì 28 ottobre 2013

Chi ha vinto le elezioni ceche

Di fatto nessuno: i socialdemocratici non hanno una maggioranza solida, e la repubblica non risolve il problema politico per cui le aveva convocate

Il Partito Socialdemocratico (ČSSD) ha vinto le elezioni nella Repubblica Ceca, che si sono svolte venerdì 25 e sabato 26 ottobre, ottenendo il 20,45 per cento dei voti. Il suo risultato è stato però di oltre due punti percentuali inferiore rispetto a quello delle precedenti elezioni, che si erano tenute nel 2010, e non consente al partito di formare da solo un governo. L’attuale leader dei socialdemocratici, Bohuslav Sobotka, ha annunciato che non si dimetterà dal proprio incarico nonostante il risultato al di sotto delle aspettative e la richiesta dei suoi compagni di partito di lasciare. I contrasti all’interno del ČSSD adesso potrebbero complicare ulteriormente la formazione di un nuovo governo.

Il secondo partito alle politiche ceche è stato ANO 2011, l’Azione dei Cittadini Insoddisfatti (“ano” in ceco significa “sì”) fondato nel 2011 dal miliardario del settore agroalimentare Andrej Babiš, uno degli uomini più ricchi della Repubblica Ceca. Il suo partito è di orientamento vagamente liberale e in campagna elettorale ha fatto soprattutto leva sulle proteste contro la corruzione della classe politica. ANO 2011 ha ottenuto il 18,65 per cento dei voti, precedendo il Partito Comunista di Boemia e Moravia che ha ottenuto il 14,91 per cento. Il conservatore “Tradizione, Responsabilità, Prosperità” ha preso poco meno del 12 per cento, mentre il Partito Democratico Civico ha ottenuto il 7,72 per cento dei voti. Infine sia i liberal-convervatori dell’UPD sia l’Unione Democratica e Cristiana – Partito Popolare Cecoslovacco hanno meno del 7 per cento.

Le politiche di venerdì e sabato sono servite per rinnovare il Parlamento, e in base alle percentuali ottenute dai partiti questa è la suddivisione dei 200 seggi:

– Partito Social Democratico: 50
– ANO 2011: 47
– Partito Comunista di Boemia e Moravia: 33
– Tradizione, Responsabilità, Prosperità: 26
– Partito Democratico Civico: 16
– UPD: 14
– UDC – PPC: 14

I socialdemocratici confidavano di ottenere un numero di seggi tale da poter governare con l’appoggio del Partito Comunista, ma i due insieme non avrebbero la maggioranza necessaria per farlo. Gli analisti politici ipotizzano la formazione di un nuovo governo di coalizione con ANO, che però potrebbe portare a un nuovo periodo di instabilità politica.

La Repubblica Ceca è da alcuni mesi senza un governo: lo scorso giugno quello di centrodestra guidato da Petr Nečas del Partito Democratico Civio si è dimesso, dopo che il suo capo di gabinetto è rimasto coinvolto in un’inchiesta per corruzione e abuso di potere. In seguito il presidente della Repubblica Milos Zeman ha provato a formare un governo tecnico, ma senza successo. Le elezioni sarebbero dovute servire a sbloccare la situazione, ma il risultato lascia nuovamente il paese nell’impossibilità apparente di avere un governo stabile.

Zeman, ex socialdemocratico che ha successivamente rotto con il partito, è stato più volte accusato di intervenire direttamente nella politica invece di mantenere solo il proprio ruolo di garanzia sulle istituzioni. Secondo i detrattori, vorrebbe far aumentare i poteri del presidente della Repubblica a discapito di quelli del Parlamento. Zeman è molto vicino a Michal Hašek, governatore della Moravia meridionale, e tra i leader socialdemocratici che hanno chiesto a Sobotka di lasciare il suo incarico da segretario del partito. Secondo i giornali cechi, diversi membri del Partito Social Democratico si sarebbero incontrati già sabato scorso, dopo i primi risultati elettorali, per discutere la rimozione di Sobotka.