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  • Domenica 20 ottobre 2013

Il centesimo gol di Steven Gerrard

Nel campionato inglese, con la maglia del Liverpool: le foto, i video e la storia di uno dei più forti centrocampisti degli ultimi dieci anni

di Francesco Marinelli – @frankmarinelli

LIVERPOOL, UNITED KINGDOM – DECEMBER 03: Stephen Gerrard of Liverpool in front of the crowd during the Barclays Premiership match between Liverpool and Wigan Athletic at Anfield on December 3, 2005 in Liverpool, England. (Photo by Ross Kinnaird/Getty Images)

LIVERPOOL, UNITED KINGDOM – DECEMBER 03: Stephen Gerrard of Liverpool in front of the crowd during the Barclays Premiership match between Liverpool and Wigan Athletic at Anfield on December 3, 2005 in Liverpool, England. (Photo by Ross Kinnaird/Getty Images)

Sabato 19 ottobre, nella partita di Premier League tra Liverpool e Newcastle finita 2 a 2, Steven Gerrard ha segnato il suo centesimo gol in campionato con la maglia dei Reds, il nome con cui i tifosi del Liverpool chiamano i giocatori della squadra. Da dieci anni Gerrard ne è il capitano, il giocatore simbolo, un titolare della nazionale inglese, uno dei migliori centrocampisti europei.

Stevie G, come lo chiamano affettuosamente i tifosi, è un calciatore che sa dettare “i tempi di gioco” in modo impeccabile. Non è soltanto una caratteristica tecnica, che ha fatto felici tutti gli allenatori che sono passati da Liverpool nell’ultimo decennio: è un’espressione che ne riassume il ruolo in campo, il ruolo che incarna agli occhi dei tifosi e lo spirito con cui è riuscito a trascinare il Liverpool alla vittoria di trofei importanti.

Il centesimo gol di Steven Gerrard in campionato

Steven George Gerrard è nato il 30 maggio 1980 a Whiston, una cittadina del Merseyside vicino a Liverpool, ed è cresciuto in una famiglia da sempre tifosa dei Reds. Mise piede per la prima volta ad Anfield Road – lo stadio della squadra – a 9 anni. Ci entrò da calciatore e da tifoso, dopo che uno degli osservatori della società chiese di prenderlo dalla squadra in cui giocava all’epoca, il Whiston Junior. Giocò nelle varie squadre giovanili della società e firmò il primo contratto professionistico il 5 novembre 1997. Esordì nel campionato inglese un anno dopo, il 29 novembre 1998, contro il Blackburn. Fino ad oggi non ha giocato in nessun’altra squadra.

Alla fine degli anni Novanta il Liverpool era allenato dal francese Gérard Houllier, che raggiunse diversi trofei durante la sua permanenza, fino alla tripletta del 2001, anno in cui vinse la Coppa UEFA, la Coppa d’Inghilterra (FA Cup) e la Coppa di Lega. In squadra c’erano molti campioni, come Michael Owen – compagno di squadra di Gerrard negli anni delle giovanili – ma Gerrard riuscì a ritagliarsi uno spazio sempre maggiore. Fino a diventare il leader della squadra e, nel 2003, il capitano.

Fino ad allora, il capitano era il finlandese Sami Hyypiä, un difensore molto amato dai tifosi, il primo a rialzare trofei importanti dopo un decennio senza vittorie. Un giorno Houllier gli parlò e gli spiegò che il Liverpool era all’inizio di un nuovo percorso, che bisognava guardare al futuro, per ottenere altre vittorie. L’allenatore, con una mossa che sorprese la stampa inglese e i tifosi della squadra, aveva deciso di nominare capitano Steven Gerrard, già “Stevie G” per i tifosi della Kop, la calorosa curva dei tifosi locali ad Anfield Road. Un capitano di Liverpool, da sempre tifoso dei Reds.

Gerrard ha giocato praticamente sempre da centrocampista centrale, spostando un po’ più avanti la sua posizione quando al Liverpool arrivò l’allenatore spagnolo Rafa Benitez. Calci di punizione, rigori, tiri da fuori. Ha segnato molti gol, per essere un centrocampista: con il Liverpool ha giocato fino a oggi – tra tutte le competizioni – 640 partite, segnando 161 volte. Alcuni gol sono arrivati in momenti particolarmente importanti, come nella finale di Champions League, nel 2005, vinta grazie a una clamorosa rimonta contro il Milan.

Gerrard rappresenta in tutto e per tutto il ruolo del capitano, il condottiero di una squadra, quello che riesce a tirare fuori qualcosa in più nei momenti di difficoltà. Come lui, anche la squadra del Liverpool di quel periodo riusciva a tirare fuori un grande coraggio, spesso vincente, che andava al di là delle caratteristiche dei giocatori a volte non eccezionali. Gerrard è stato – soprattutto nei primi anni – un calciatore molto falloso, rabbioso in alcuni momenti. Anche fuori dal campo: il 29 dicembre 2008 fu protagonista di una rissa in un locale di Liverpool. Venne accusato inizialmente di aggressione, ma alla fine un tribunale inglese lo dichiarò non colpevole.

Mal di schiena e problemi all’inguine: questi sono stati i principali ostacoli della sua carriera, che poteva essere ancora più generosa. I problemi fisici non gli hanno consentito di essere sempre al meglio della forma, soprattutto con la nazionale inglese, con cui esordì nel 2000. Nei momenti decisivi delle principali competizioni internazionali della propria nazionale non è riuscito a tirare fuori, fino a oggi, quella forza che invece ha tante volte mostrato con il Liverpool.

Rimane comunque una guida per la nazionale, di cui oggi è anche capitano. Nell’ultima partita giocata contro la Polonia ha segnato un gol decisivo per la qualificazione ai mondiali che si giocheranno l’anno prossimo in Brasile. Che lui spera di giocare, da capitano. Glen Johnson, suo compagno nel Liverpool negli ultimi anni, ha detto che Gerrard è un giocatore fantastico, «ma da quando è il nostro capitano, penso che senta di dover fare qualcosa di più». Gerrard è stato anche nominato membro dell’Ordine dell’Impero Britannico dalla Regina Elisabetta II, per meriti sportivi, il 29 dicembre del 2006.