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  • Sabato 19 ottobre 2013

La situazione in Giappone

Dopo il passaggio del tifone Wipha: i morti sono almeno 24 e i dispersi 27 (e si temono fughe di materiale radioattivo dalla centrale nucleare di Fukushima)

Policemen search for missing people after a landslide on Oshima island, 120 km south of Tokyo on October 18, 2013. Japanese coast guard personnel were October 18 scouring waters off the coast of a Japanese island where landslides buried houses after a huge typhoon rolled through, as the death toll reached 24. AFP PHOTO / KAZUHIRO NOGI (Photo credit should read KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images)

Policemen search for missing people after a landslide on Oshima island, 120 km south of Tokyo on October 18, 2013. Japanese coast guard personnel were October 18 scouring waters off the coast of a Japanese island where landslides buried houses after a huge typhoon rolled through, as the death toll reached 24. AFP PHOTO / KAZUHIRO NOGI (Photo credit should read KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images)

Le persone morte a causa delle inondazioni causate dal passaggio del tifone Wipha, in Giappone, sono almeno 24. Squadre di sommozzatori sono al lavoro da giorni intorno all’isola di Izu Oshima, la più colpita – a circa 120 chilometri a sud di Tokyo – dove si è verificato il maggior numero di frane. Le persone ancora disperse sono 27.

Il sindaco di Oshima, Masafumi Kawashima, è stato molto criticato per non avere ordinato l’evacuazione dell’isola prima del passaggio del tifone Wipha. Kawashima ha detto: «Vorrei scusarmi perché alcune persone potevano essere salvate se avessimo consigliato o ordinato l’evacuazione». Il sindaco ha ammesso che la sua decisione, col senno di poi, è stata ingenua, ma ha spiegato di avere avuto paura che ordinando l’evacuazione nel bel mezzo di forti piogge, e di notte, avrebbe potuto causare danni ancora più gravi.

Intanto continuano a esserci problemi anche nell’impianto nucleare di Fukushima: ci sarebbero state delle fughe di materiale radioattivo e sarebbero stati registrati alti livelli di radiazione in un fosso che porta verso l’Oceano Pacifico. Si teme inoltre che le forti piogge abbiano smosso e sollevato il terreno contaminato.