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  • Giovedì 3 ottobre 2013

Il nuovo complicato governo Merkel

A che punto sono le trattative tra i partiti in Germania, a 11 giorni dalle elezioni che non hanno dato alla CDU i seggi sufficienti per governare

A 11 giorni dalla netta vittoria elettorale in Germania della CDU, il partito di Angela Merkel, non è ancora chiaro quale maggioranza sosterrà il nuovo governo del cancelliere uscente. Insieme con il partito di centrodestra bavarese CSU, la CDU ha ottenuto 311 seggi alle elezioni del 22 settembre, superando di gran lunga i socialisti dell’SPD, che si sono fermati a 146 seggi. Per avere un governo stabile, però, Merkel deve trovare un accordo politico con un altro partito in parlamento e fino a ora le trattative sono andate a rilento.

Prima del voto Merkel confidava di potere riproporre la coalizione con il Partito Liberale Democratico (FDP), con cui aveva governato nel corso della precedente legislatura. A causa delle numerose divisioni interne e delle promesse mancate sulla riduzione delle tasse, quelli dell’FDP hanno ottenuto molti meno voti e non sono riusciti a superare la soglia di sbarramento per entrare in Parlamento. Di conseguenza Merkel si è ritrovata senza il proprio alleato preferito e deve quindi provvedere alla costruzione di una nuova coalizione, come era già avvenuto nel corso del suo primo mandato nel 2005.

Merkel ha davanti a sé due opzioni: allearsi con l’SPD come aveva fatto otto anni fa, oppure cercare un’alleanza con i Verdi, che hanno ottenuto alle ultime elezioni 63 seggi. Entrambi i partiti hanno detto di essere disponibili per incontrarsi con Merkel, ma molti loro componenti hanno già detto di essere contrari a una coalizione che li terrebbe in secondo piano imponendo probabilmente politiche e provvedimenti su cui non sono d’accordo. Il loro timore è che la cosa non piacerebbe in primo luogo agli elettori, che preferirebbero vedere i loro partiti all’opposizione: non vogliono fare la fine dell’FDP, insomma.

Secondo gli analisti Merkel dovrebbe avere più probabilità di successo con l’SPD, con cui del resto ha già governato in passato. I tempi rispetto al 2005 sono però cambiati e molti esponenti del partito socialista hanno maturato una certa insofferenza nei confronti del cancelliere e delle sue politiche, soprattutto in campo fiscale. Per questo motivo in molti chiedono che Merkel si impegni a rivederle, aumentando le tasse per i più ricchi e introducendo un salario minimo su base federale: due punti molto difficili da far accettare alla CDU.

Le cose sono diverse rispetto alla grande coalizione del 2005 anche per quanto riguarda i rapporti di forza. All’epoca CDU/CSU e SPD ottennero all’incirca gli stessi voti ed erano quindi abbastanza equilibrati al governo. Nel caso attuale, invece, è tutto molto sbilanciato verso il partito di Merkel e quelli dell’SPD temono di essere consegnati all’irrilevanza all’interno del nuovo possibile governo di coalizione.

Le effettive intenzioni dei due partiti dovrebbero diventare un po’ più chiare a partire dal 4 ottobre, giorno in cui inizieranno in modo formale i primi incontri esplorativi. Nella prossima settimana gli esponenti della CDU incontreranno anche i Verdi per sentire le loro richieste, ma molti analisti sono scettici sulla possibilità che ci possa essere un accordo considerato il loro programma e la lontananza su numerosi temi dalla CDU.

Il futuro del prossimo governo Merkel è molto discusso in Germania e si stanno valutando tutti gli scenari possibili, compreso quello in cui Merkel non riesca a formare una nuova grande coalizione. In questo caso Angela Merkel potrebbe decidere di andare avanti da sola formando un governo di minoranza, che per sopravvivere ed evitare l’immobilismo politico avrebbe però bisogno di volta in volta dei voti di alcuni altri parlamentari. In Germania i governi di minoranza non hanno avuto molto successo e sono di solito durati pochi mesi.

Infine, nel caso della mancata formazione di una maggioranza stabile per il governo, il presidente della Repubblica tedesca, Joachim Gauck, potrebbe decidere di indire nuove elezioni. Sarebbe una soluzione estrema e dagli esiti pochi chiari, tanto da essere data per ora ancora come poco probabile. Gauck in questi giorni ha comunque incontrato i rappresentanti dei vari partiti per essere aggiornato sui loro piani per la formazione del governo.

Al netto delle numerose speculazioni e analisi politiche che circolano in questi giorni in Germania, l’esito più probabile sembra comunque essere quello di una grande coalizione tra CDU e SPD. I due partiti concorderanno probabilmente un programma di governo molto dettagliato da seguire, prima di raggiungere un accordo definitivo. I tempi potrebbero essere quindi molto lunghi, forse mesi.