Gli assessori del PD in Sicilia non si dimettono

Nonostante il PD lunedì avesse ritirato il suo sostegno al presidente Crocetta

Lunedì 23 settembre la direzione regionale del Partito Democratico siciliano ha deciso di ritirare il sostegno al governo di Rosario Crocetta votando a maggioranza la relazione del segretario Giuseppe Lupo (con soli sette voti contrari). Con il voto il partito aveva anche chiesto ai quattro assessori che lo rappresentano in giunta di dimettersi. Nessuno di loro ha accettato.

La crisi siciliana deriva dal rifiuto da parte di Rosario Crocetta di fare un rimpasto della giunta che il PD aveva invece chiesto «per dare l’autorevolezza necessaria per affrontare i drammatici problemi che la Sicilia ha di fronte». Crocetta aveva risposto che un rimpasto a 9 mesi dall’insediamento era invece «inopportuno e contrario agli interessi della Sicilia». L’episodio che ha portato alla rottura ufficiale tra Presidente della regione e il Partito Democratico è però solo l’ultimo di uno scontro che prosegue da mesi. Crocetta, così come il suo predecessore Raffaele Lombardo, è stato più volte accusato di gestire in modo solitario il potere. Le ragioni starebbero nel meccanismo dell’elezione diretta e nella scelta di assessori non deputati, sganciati da qualsiasi consenso popolare.

Mariella Lo Bello (assessore al territorio e all’ambiente) ha spiegato che «non vuole dimettersi perché siamo alla vigilia di una Finanziaria e non si può restare ad aspettare gli strateghi della politica. Non è più tempo per l’equilibrismo. Completare il nostro lavoro è un dovere che non vogliamo disattendere»; Nelli Scilabra (assessore alla formazione) ha spiegato che «il PD ha concordato un programma con Crocetta che riteniamo sia stato rispettato in questi nove mesi e le nostre nomine sono state concordate con il PD». Luca Bianchi (assessore all’economia) e Nino Bartolotta (assessore alle infrastrutture) hanno fatto sapere che rifletteranno, ma per ora restano anche loro in giunta.

Alla base della crisi ci sarebbe anche la questione di «Megafono», il partito parallelo che Crocetta ha fondato dopo la vittoria e che alle ultime elezioni politiche è stato un diretto concorrente del PD: «Chi sta nel Megafono non può stare nel PD», ha detto il segretario regionale Lupo.

Foto: Rosario Crocetta (© Marco Merlini / LaPresse)