(Spencer Platt/Getty Images)

Il secondo anniversario di Occupy Wall Street

Con alcune centinaia di persone (meno di quelle previste), e tre arresti da parte della polizia

Martedì 17 settembre alcune centinaia di persone hanno manifestato a New York in occasione del secondo anniversario di Occupy Wall Street, il movimento di protesta che il 17 settembre 2011 aveva organizzato il primo incontro davanti alla Borsa di New York a Wall Street, e che nel giro di poche settimane si era diffuso in molte altre città americane ed europee.

Piccoli gruppi di manifestanti hanno marciato per le strade vicino Zuccotti Park, il piccolo parco a Lower Manhattan dove nel 2011 i manifestanti si accamparono con tende e sacchi a pelo, e che divenne il quartier generale della protesta, mentre un altro gruppo di persone ha formato un corteo che si è diretto verso Washington Square Park nelle ore successive. Secondo il New York Post sono stati arrestati tre manifestanti per aver fermato il traffico tra Broadway e White Street.

Le proteste del movimento nato nel 2011 erano state promosse dal gruppo di hacker noto come Anonymous e dal movimento Adbusters, e criticavano la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi, indicati come l’uno per cento della popolazione (lo slogan del movimento era appunto “Siamo il 99%”), e l’avidità del mondo bancario e finanziario. Le proteste si erano diffuse in molte altre città statunitensi e anche in Europa, ma dal momento in cui l’accampamento di Zuccotti Park venne sgomberato il 15 novembre su decisione del sindaco di New York Michael Bloomberg il movimento iniziò a sfaldarsi lentamente a causa dell’arrivo dell’inverno e di contrasti interni ai suoi partecipanti.

Linnea Paton, una delle manifestanti che ha partecipato al corteo per il secondo anniversario di Occupy, ha dichiarato: “Siamo ancora qui fuori a lottare per la giustizia economica. I banchieri hanno ancora tutto il potere. Hanno comprato il nostro governo e noi abbiamo bisogno di un movimento della gente che si opponga a questo, e il movimento è ancora qui”. Le proteste di quest’anno, che non hanno visto una grandissima partecipazione (molto inferiore a quei giorni di due anni fa), si sono concentrate sulla proposta per l’adozione della Robin Hood Tax (una tassazione su tutte le transazioni finanziarie e gli scambi di valute), uno dei temi principali del movimento.

Intanto lo scorso aprile la città di New York è stata condannata a pagare 366.700 dollari ad Occupy Wall Street come risarcimento per la distruzione di migliaia di libri da parte della polizia durante lo sgombero dell’11 novembre 2011, accumulati in due mesi di occupazione nella cosiddetta “Biblioteca del Popolo”.

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